HANABI TEMPLE » Il Giappone a portata di clic! ~

Posts written by Aiko93

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    Benvenuta fra noi e bella presentazione (: Come avrai notato, il forum non è frequentato come un tempo, tuttavia qualche volta viene qualcuno a farci un salto. Gironzola pure, ci si legge!

    Edited by Aiko93 - 16/6/2019, 15:58
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    Capito. In bocca al lupo con il giapponese! Ti conviene impararlo, pian piano, sia per stare assieme al tuo compagno, sia per vivere quotidianamente il Giappone. Per esperienza personale, in alcuni luoghi parlano inglese, ma per la maggiore bisogna sapersi esprimere nell'idioma locale.
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    よこそ!
    Benvenuti! Domanda: come comunicate, se tu non conosci il giapponese?
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    Benvenuto fra noi!
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    Li ho visti dal vivo, a centinaia, e devo dire che è una cosa davvero molto carina. Acquistare una tavoletta costa 1000yen (circa 8€), ma la soddisfazione che si ha quando si scrive il proprio desiderio e lo si lascia al tempio è imparagonabile.

    A me piacerebbe che ci fosse una cosa simile anche in Italia (ok, sarebbe business a livelli astronomici), tuttavia è sempre un'emozione sperare nella realizzazione del proprio desiderio affidandosi alle divinità. Noi abbiamo un unico Dio, essendo per la maggiore Cristiani Cattolici, ma poco importa (lol). Ho sempre trovato affascinante questa usanza giapponese e riproporla da noi penso sarebbe un'idea carina.
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    In questi giorni sto letteralmente divorando quest' anime! Ergo, mi piace un sacco.
    Disegni fatti a mano, animazioni stupende e doppiaggio italiano al top del top! Ma la cosa che preferisco maggiormente è l'assenza della computer grafica, delle tavole pulite e dei colori sgargianti. Serio, gli anime di una volta hanno una marcia in più!

    Vabbè, io mi sono innamorata follemente di Hiei, ma penso sia cosa assai comune (lol).
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    CITAZIONE (lunaticgate @ 25/7/2018, 14:53) 
    Purtroppo, nella maggior parte dei casi è così.
    I giapponesi sono maestri ad indossare maschere e a comportamenti di facciata, io non me la prendo, sono giapponesi, e sono fatti così.

    A questo punto me la metto via pure io. Pazienza.

    CITAZIONE (lunaticgate @ 25/7/2018, 14:53) 
    Vedrai che qualcuno si farà vivo quando gli servirà qualcosa.

    Non so se ridere o piangere. Nel dubbio, alzo le spalle.

    CITAZIONE (lunaticgate @ 25/7/2018, 14:53) 
    I giapponesi hanno tanti altri pregi.

    Secondo te quali sono? Magari la pensiamo nella stessa maniera.
    Comunque grazie mille ad entrambi per avermi risposto (:
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    CITAZIONE (~ June• @ 24/7/2018, 10:27) 
    A quanto ne so, tendenzialmente è difficile che si instauri un vero rapporto di amicizia con persone giapponesi in Giappone, e sono molte le persone che, tornate al proprio Paese di origine, non riescono più a sentire i giapponesi con cui si sono frequentati proprio per via di una sorta di "allontanamento" da parte di questi ultimi.

    Ora che mi ci fai pensare è vero che lunaticgate aveva detto questo. La cosa che mi turba, tuttavia, è che le persone che ho conosciuto sono abituate ad avere a che fare con stranieri (in primis la host family e i professori della scuola), quindi speravo in un minimo di quel che si definisce "buone maniere" o "cordialità".

    Hai fatto bene a ricordarmelo, June xD
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    Forse il titolo è troppo diretto, oserei dire incorretto, tuttavia questa è la sensazione che provo attualmente.
    Con molta probabilità sono io che fraintendo, tuttavia sto vivendo una situazione che mi sta facendo pensare: come ben sapete, ho trascorso un breve periodo in Giappone, da marzo a giugno di quest'anno, nel quale ho avuto modo di conoscere alcune persone del luogo, stringendo con loro un rapporto di rispetto reciproco. Chiamarla amicizia mi sembra eccessiva, perché non si tratta esattamente di quella cosa.

    Arrivando subito al sodo, senza troppi giri di parole, quello che mi lascia perplessa è che i giapponesi sono i primi a chiederti i contatti o il numero di telefono, però poi non ti scrivono. Io non ho problemi a non contattare le persone, specie se queste non rappresentano un elemento fondamentale per la mia esistenza, però, ecco, scriversi di tanto in tanto non lo trovo una cosa malvagia. Più che altro, perché chiedere con tanto entusiasmo qualcosa, se poi sai bene che ti stancherai in fretta?

    Sono sempre io a scrivere alla mia famiglia ospitante o ai conoscenti, mai il contrario. Sembra quasi che vogliano lasciarsi tutto alle spalle, ora che sono tornata in Italia; come se fossi solo un lontano ricordo di un'esperienza passata, buona o cattiva che sia.

    Chiedo dunque a chi ne sa più al riguardo, ringraziando anticipatamente per eventuali risposte e chiarimenti.
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    CITAZIONE (lunaticgate @ 16/7/2018, 12:00) 
    Inoltre in gran parte delle università, gli esami sono solo scritti e a risposta multipla, almeno per le facoltà scientifiche, cosa che trovo davvero assurda. Questo però spiega molto le difficoltà che hanno i giapponesi a confrontarsi direttamente con gli altri.

    Assurdo. Voglio dire, non fanno nemmeno un esame orale? E le chilometriche domande aperte?
    Non vorrei dire, ma il sistema scolastico italiano, seppur con i suoi numerosi problemi, è molto più efficace rispetto a quello nipponico. I giapponesi mi sono sembrati ingenui (per non dire quasi ignoranti) su moltissimi aspetti, anche banali.

    CITAZIONE (lunaticgate @ 16/7/2018, 12:00) 
    Fin quando vivevo in Giappone, la cosa mi pesava molto, adesso che lavoro con i giapponesi in Italia, mi pesa ancora di più! :D

    Quindi hai lasciato il Giappone e sei tornato in Italia! Ti sei trasferito momentaneamente, oppure hai decido di stanziarti definitivamente qui?
    Lavorare con i giapponesi è dura, ma delle volte è divertente. Ok, io ho vissuto solo l'ambito scolastico, dove avevo a che fare con professori abituati ad insegnare a stranieri, tuttavia penso che certe "stranezze made in Japan" strappano sempre un sorriso. xD
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    Mangiano molto, spesso salato, quello è vero.
    Personalmente, senza screditare quella nipponica, preferisco la colazione all'italiana xD
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    Esattamente! Mi hanno assicurato che i giovani che non trovano lavoro sono veramente pochi; probabilmente gli "scansafatiche", come diremmo noi. La scuola è finalizzata al lavoro; tutta facciata e nulla di concreto. Quel che conta è il nome ed il voto finale, se poi sai o non sai non importa. Spesso è il professore stesso che scrive una lettera di raccomandazione per il ragazzo, in modo tale che questi, poi, abbia la strada spianata.

    Non vorrei dire fesserie, ma appena si viene assunti si fanno 6 mesi di "tirocinio", che consisterebbe nel studiare per poi andare effettivamente a lavorare in quel settore. Per dire, la mia madre ospitante aveva frequentato un'università di economia, tuttavia, causa maternità, abbandonò presto il lavoro. Recentemente (parlo di meno di 2 mesi fa), ha ripreso a lavorare, ma non sta effettivamente lavorando, ma frequentando un corso di formazione per poi entrare in banca. I nuovi assunti vengono "preparati, istruiti" per svolgere poi concretamente quella mansione.
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    A quanto ho capito (chi ne sa di più mi corregga, in caso sbagliassi), tutti i konbini accettano la carta di credito, ma hanno problemi con le carte di credito straniere. A me dicevano che accettavano solo VISA e non la VISA Debit. Tuttavia, con la seconda carta citata, potevo prelevare all'interno del konbini, ma solo nella catena Seven Eleven.
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    La mia colazione nella famiglia ospitante era sempre la seguente:

    - zuppa di miso;
    - uovo e pancetta;
    - frutta (fragole, ananas, mirtilli, mela...);
    - insalata e pomodorini;
    - due fette di pan carré con marmellata e burro;
    - una tazza di latte.

    Penso che la mia madre ospitante volesse farmi sentire un po' in Europa, quindi non penso che la mia fosse stata la tipica colazione alla giapponese. Tuttavia, ad Hiroshima, mi è capitato di mangiare broccoli, riso con curry e pomodori alle 7.15 del mattino. Mi è stato un po' indigesto, ma non l'ho fatto intendere xD
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    Mi rendo conto che questo topic ha più di 10 anni e che quindi, in questo lasso di tempo, molte cose siano cambiate. Nella mia breve esperienza in Giappone ho constatato che molti stereotipi riguardanti la scuola nipponica sono, oggigiorno (non so se anche in passato), non propriamente corretti.

    Ho parlato con diversi giapponesi, a partire dalla mia madre ospitante, a sua sorella, a suo padre ed infine al marito della sorella e tutti mi hanno detto che sia le scuole superiori che le università non sono questo granché. Ora, premettendo che i termini "facile" e "difficile" sono molto soggettivi e che bisogna interpretare quel che un nipponico intende esprimere, mi hanno assicurato che una volta superato l'ostacolo del test d'ingresso (realmente molto difficile, paragonabile a quello di Medicina nelle università italiane), poi si batte la fiacca. Nel senso che basta davvero poco impegno per raggiungere buoni voti a scuola.

    Il fatto che i club portino via tantissimo tempo è cosa vera e risaputa, quindi nulla da ridire.

    Per quanto riguarda il lavoro post-laurea sono rimasta scioccata (in positivo): a cominciare dal 3 anno, per poi proseguire fino al quarto, nonché ultimo, ci sono le aziende stesse che vanno nelle varie università, con il proprio stand, a "reclutare" i giovani e futuri laureandi-lavoratori. Per esempio, nell'università X arrivano i rappresentati della Toyota, Subaru, Mitsubishi, Sony [...], si piazzano con il loro stand e attendono che qualche studente volenteroso consegni il Curriculum Vitae. In questo modo il ragazzo o la ragazza quasi si assicura un posto in quell'azienda. Mi hanno detto che in Giappone è raro non trovare lavoro, se si è giapponesi, appunto perché ci si spiana il terreno già dagli ultimi anni di università.

    Felice di esser smentita da chi ne sa di più xD
263 replies since 22/5/2006
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