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| Anche io ho studiato dal "Murase" che ha citato June, e devo dire che non è male. Se può esserti utile, la mia insegnante di archeologia e storia dell'arte giapponese ha messo delle dispense a disposizione (sia in inglese che italiano) sulla sua pagina personale 
Qui
Magari puoi darci un'occhiata  esiste anche un testo inglese, mi pare il cognome dell'autore fosse "Mason" ... |
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| Io non la trovo una cosa così anomala, anzi, valorizza la professione dell'insegnante, che inevitabilmente incide sulla vita dei suoi studenti!
Qui in Italia sarebbe un po' strano: quando ero alle superiori, c'erano delle mie compagne di classe (che tra l'altro non erano nemmeno delle cime) che chiamavano o spesso facevano visita alla nostra insegnante di spagnolo, che confesso fosse un tipo assolutamente stravagante e allegro. Molti studenti si affezionavano a lei, tanto che lei stessa ci raccontava di vicende di ex-alunni e addirittura andava alle loro future sedute di laurea.
A me piaceva molto, e anche la sua materia mi appassionava parecchio, ma mai avrei sognato di scriverle messaggi o chiamarla dopo un esame universitario (come alcuni fanno!)
Anche all'università, abbiamo insegnanti che addirittura si fanno chiamare per nome (perché molto giovani) ma a me non riesce proprio, cioè, lo trovo addirittura imbarazzante xD
E' che ritengo importante riuscire a creare un "distacco" , non nel senso di formale, ma per una questione di ruoli ed identità. Anzi, le persone che riescono anche solo a dire "Ciao" o "Come stai?" al mio professore -anche perché lui stesso gliene ha dato adito- non vengono generalmente ben viste da noialtri, che temiamo la figura della persona che insegna.
Non è sbagliato legarsi a qualcuno, ma credo lo si posso avere anche con grande rispetto. Che ci sia un rapporto è cosa buona e giusta, ma la "confidenza" (come si dice a Napoli xD) è una cosa da evitare di prendersi troppo!
Sarei davvero curiosa dell'argomento "raccomandazioni" in Giappone, dopo tale riflessione. |
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| Questo tema mi fa ricordare la comprensione dell'esame di giapponese, oddio xD
C'erano scritte esattamente le stesse cose dell'articolo eheh.
Si sostiene che chi abbia tatuaggi potesse far parte di losche organizzazioni o che comunque facesse parte di ambienti malfamati. Ora che ci penso, riguardo questo punto anche in Italia qualche anno fa c'erano pregiudizi del genere. |
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| | Benvenuto Simone Io sono Lu, ho 21 anni e studio lingue Orientali, quindi possiamo capire in molti la tua passione Se ti va puoi parlare nei diversi topic della tua esperienza in Giappone, ne siamo super curiosi ** |
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| Ci vorrebbe un mega-post per citarvi tutti, e avete centrato anche quello che è il mio punto di vista. Premetto che il mio avvicinamento a tale cultura non è frutto di una crescita da Otaku (per quanto conosca dei manga, ne sono completamente inesperta >.<) ma ho avuto soprattutto un approccio letterario.
A prescindere dalle tradizioni, la storia e la cultura che già sono state messe in risalto, credo che la prima cosa che mi spinge a "sognare" un luogo come il Giappone è la civiltà. Mi direte voi, "cosa non rara da trovare in alcuni luoghi d'Europa", ma io mi sento costantemente in contatto con gente che non ama e non ha rispetto per il mondo circostante. Mi riferisco all'ambiente, al saper vivere civile: vedo strade imbrattate, edifici inaugurati che vengono subito rovinati, il non rispetto della natura.
Il Giappone è soprattutto rispetto della natura, e lo dimostra il fatto che già linguisticamente parlando esistono molti termini che prendono in considerazione tutti gli aspetti, dettagli minimi del mondo naturale.
Il desiderio di cercare la civiltà, di vedere come si dovrebbe vivere, mi ha portato ad interessarmi e a dedicarmi allo studio di questo paese.
Ovviamente il Giappone è anche molto altro, è tutto ciò che già è stato detto in realtà. E' mitologia, tradizione, modernità. Ho letto anche della "contraddizione per eccellenza", ed è così.
Quando un giorno mi capiterà di vederlo, spero di non rimanerne delusa. Non ho creato aspettative troppo alte, ma spero di vederci almeno ciò che mi spinge a scappare da qui. |
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| Benvenutissima, io sono Lu
Spero ci si legga in giro! Un bacio  |
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| Wow che meraviglia!
Per le foto di entrambi. Uff, eppure sembra ancora così lontano... :'( |
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| Io invece sono assolutamente curiosa e senz'altro proverei a sperimentare questa colazione *-*
È anche vero che non sono abitudinaria (generalmente non faccio colazione perché sono sempre di fretta!)
Non vedo l'ora di assaggiare tante pietanze: per fortuna il giapponese non mi ha mai delusa :3 |
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| CITAZIONE (- BlackStar - @ 9/9/2015, 15:56) Ok, la terzultima foto è SPETTACOLARE
Non so, sarà la semplicità ma è stupenda !!!
*-*
Anche quella del cibo non scherza ahahahah
Comunque bellissimo, che invidia!
Non vedo l'ora di andarci! |
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| | eheh... ora voglio una foto del nashi xD |
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| Al momento ho davanti il capitolo di Matsuo Basho, dopo aver fatto pagine e pagine di appunti sui precetti zen presenti nell'haiku, quali il cerchio enso e la chashitsu (stanza per la cerimonia classica del tè, simbolo di vacuità e semplicità!)
E mi aspettavo di trovare in questo topic tutta la concezione celatasi dietro, come il raggiungimento del satori e il voler trasmettere un istante.
Invece sono stata piacevolmente sorpresa dalla presenza di tanti haiku che, diciamo, fanno riflettere su alcune delle genialità dei giapponesi.
Grazie per la condivisione |
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| | Ma perché, in Giappone non si comprano fiori? x'D |
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| Insomma, l'occhio vuole la sua parte! :3
Però a volte, per rendere la frutta così bella, chissà che ci mettono >,< (e non mi riferisco solo al Giappone!) |
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58 replies since 29/7/2015
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