Obon

la festa del ritorno dei morti

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    Il bon 盆 (chiamato anche in maniera onorifica Obon お盆 o bon matsuri 盆祭り) è la festività buddhista più importante dell'estate giapponese, durante la quale vengono venerati gli spiriti degli antenati. Il termine è un'abbreviazione di urabon 盂蘭盆, parola che a sua volta deriva dal sanscrito ullambana (“estremo dolore”), nome di un sutra buddhista introdotto in Giappone durante il VI sec. d. C. e che contiene le indicazioni fondamentali di questo rituale.


    Nell'immagine: bon odori.



    Nel Nihonshoki 日本書紀, storiografia risalente al 720, viene riportato che durante il regno dell'Imperatrice Suiko 推古天皇 (554 – 628) si iniziò a celebrare tale rito nel quindicesimo giorno del settimo mese lunare. Fino al XII sec. il bon era celebrato solamente dai membri dell'élite aristocratica della capitale Heiankyō 平安京 e dai monaci dei grandi templi; dal periodo Kamakura 鎌倉時代 (1185 – 1333) invece iniziò ad essere praticato da più ampie fasce della popolazione, perpetrandosi quasi inalterato fino all'epoca moderna.
    Attualmente le date di questa cerimonia variano da zona a zona del Paese. In alcune località infatti si celebra, basandosi sul calendario solare, nei giorni centrali di luglio: è lo shichigatsu bon 七月盆, “bon del settimo mese”. In altre è invece ancora in vigore l'usanza di celebrarlo seguendo il calendario lunare (e quindi la data varia di anno in anno): si tratta del kyū bon 旧盆, ”bon antico”. Tuttavia nella stragrande maggioranza dei casi si tiene a metà agosto, ed è quindi chiamato hachigatsu bon 八月盆, ”bon dell'ottavo mese”. La presenza di tre tipi di bon distinti è causata dalle differenze territoriali con cui, dopo la Restaurazione Meiji 明治維新 (1868 – 1912) venne introdotto e accettato in Giappone il calendario gregoriano.

    Tra il bon e lo shōgatsu 正月 (la festività dell'anno nuovo) vi è una forte somiglianza, nonché diverse corrispondenze rituali. Ciò confermerebbe una comune origine delle due feste, precedente all'introduzione del Buddhismo: anticamente infatti, al culmine dell'inverno e al culmine dell'estate si tenevano i cosiddetti tama matsuri 玉祭り, (”feste per gli spiriti”). Quello che aveva luogo in inverno celebrava lo ujigami 氏神, la divinità tutelare della comunità, mentre quello che si teneva in estate aveva il compito di pacificare i morti inquieti e solo col passare dei secoli sarebbe prevalso invece il culto degli antenati.





    Nell'immagine: esempio di bondana.
    I RITI DEL BON
    » Primi giorni del mese: il bon tradizionalmente comincia il primo del mese (luglio o agosto a seconda del luogo), che viene chiamato shōryō mukae 精霊迎え (”accoglienza degli spiriti”). Segna il momento in cui gli spiriti dei morti dall'aldilà si accingono a intraprendere il loro viaggio verso il mondo terreno. In questo giorno vengono pulite le strade, in particolare quelle che si muovono dalle montagne (considerate uno dei luoghi in cui vanno gli spiriti alla morte, assieme al mare aperto) verso i centri abitati, per consentire un più agevole cammino alle anime.

    » Giorno 7: è chiamato bon hajime 盆初め (“inizio del bon”) o nanuka bon 七日盆 (“bon del settimo giorno”), ed è il momento in cui ci si reca al cimitero a lavare e pulire le tombe e cambiare l'acqua nei pozzi.

    » Dal 7 al 12: in questi giorni si adornano le tombe con fiori e decorazioni, si accendono bacchette d'incenso (senkō 線香) il cui profumo ha lo scopo di richiamare i defunti e si purifica l'altare domestico, detto butsudan 仏壇 (“altare dei buddha”). In questo altare durante l'anno sono riposte le tavolette (ihai 位牌) che recano i nomi postumi degli antenati, assieme a una tavoletta collettiva che include gli antenati più remoti, senza nome. Tuttavia durante il bon viene allestito un altare particolare, detto bondana 盆棚 (”altare del bon”), posizionato in una stanza tradizionale (provvista cioè di tatami) e rivolto verso sud o verso est, considerate direzioni propizie.

    » Giorno 13: la sera di questo giorno vengono accesi dei fuochi sulla soglia di casa, detti mukaebi 迎え火 (“fuochi di accoglienza”), allo scopo di indicare la strada ai defunti e impedire che si perdano. In alcune località si accendono dei fuochi anche davanti alle tombe e lungo le strade della città e sulle alture circostanti. Dopodiché il capofamiglia sposta le tavolette degli antenati dal butsudan al bondana, e qui vengono presentate a loro le offerte e letti i sutra buddhisti. In tal modo si da ufficialmente il benvenuto ai defunti.
    Poiché vi è la credenza che gli spiriti abbiano bisogno di mezzi trasporto con cui poter viaggiare dall'aldilà al nostro mondo, tra le offerte di cibo spesso c'è l'uso di porre delle verdure intagliate a formare degli animali: sono gli shōryō uma 精霊馬 (”cavalcature degli spiriti”), creati con cetrioli o melanzane a cui sono apposti degli stecchini a formare le 4 zampe e che simboleggiano un cavallo o un bue.

    » Dal 13 al 16: sono i giorni fulcro del bon, durante i quali i parenti tornano a casa per far visita ai congiunti, trascorrere con loro la festività e porgere i propri omaggi all'altare degli antenati. Vengono inoltre scambiati doni, ringraziati i parenti e rinnovati i legami familiari. Tale usanza è chiamata ikibon 生き盆 (“bon dei vivi”), o bonrei 盆礼 (”omaggi del bon”).
    In queste sere inoltre gli abitanti delle comunità si ritrovano insieme, generalmente nei cortili dei templi (o, in anni più recenti, davanti alle stazioni o nelle piazze), per cantare e danzare. In particolare il 15 e il 16 vengono eseguiti i cosiddetti bon odori 盆踊り, (”danze del bon”), dal carattere allegro e scanzonato, la cui funzione è dare il benvenuto alle anime dei defunti e allietarle. Si tengono al calar del sole poiché la notte in Giappone è ritenuto essere il tempo degli spiriti, delle divinità e delle creature soprannaturali.
    Nelle località in cui il bon si celebra seguendo il calendario lunare, le sere in cui si eseguono queste danze sono quelle in cui c'è la luna piena.
    L'abbigliamento tipico delle persone prevede gli yukata 浴衣, kimono estivi di tessuto leggero indossati perlopiù dalle donne e più raramente dagli uomini.

    » Giorno 16: è il momento finale del bon, la cerimonia chiamata shōryō okuri 精霊送り (“congedo degli spiriti”). In qualche località si tiene invece il 15. Il capofamiglia saluta formalmente gli antenati, invitandoli a tornare l'anno successivo. Vengono accesi gli okuribi 送り火 (”fuochi di congedo”) davanti la soglia di casa, lungo le strade, sui monti e presso il mare, e il loro scopo è scortare le anime nel viaggio di ritorno nell'aldilà. Famosi sono in particolare i Gozan no okuribi 五山の送り火 (”fuochi di congedo dei cinque monti”) che si tengono a Kyōto: su cinque montagne che circondano la città vengono accesi dei grandi fuochi, dalla forma di ideogrammi o di immagini stilizzate (il più noto è 大, il kanji di “largo, grande”, acceso sul monte Daimonji).
    Vi è poi la cerimonia chiamata tōrō nagashi 灯篭流し (“lanterne fluttuanti”), detta anche shōryō nagashi 精霊流し (”spiriti fluttuanti”) tipica delle località fluviali o marittime: si affidano alla corrente del fiume o al mare delle piccole lanternine di carta che rappresentano le anime dei defunti. Il loro scorrere via trasportate dall'acqua simboleggia il viaggio degli spiriti verso l'aldilà. Di recente tuttavia, a causa dell'inquinamento di fiumi e mari che provoca, questa usanza sta venendo meno, e in alcune città è stata addirittura proibita.
    Il tōrō nagashi viene praticato anche per commemorare le vittime delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, e si tiene il 6 e 9 agosto nelle rispettive città.
    La serata finale del bon è spesso celebrata anche con delle esibizioni di fuochi d'artificio (hanabi taikai 花火大会).

    In certe località il bon si protrae fino a fine mese, in coincidenza con altre due festività. Si tratta dello hatsuka bon 二十日盆 (”bon del ventesimo giorno”) e del jizō bon 地蔵盆 (”bon del bodhisattva Jizō”).
    Il primo, come si evince dal nome, cade il ventesimo giorno del mese lunare, ed è tipico della regione del Tōhoku 東北地方. Durante lo hatsuka bon si accendono fuochi sulla porta di casa (kadobi 門火), e alla loro fiamma si arrostiscono le palline di riso (nigirimeshi 握り飯) e i dolcetti di riso (mochi 餅). Dopodiché si bruciano delle bamboline di paglia con fattezze maschili e femminili.
    Il secondo si tiene il 24 del mese, è tipico soprattutto della città di Kyōto e celebra la figura del bodhisattva Jizō 地蔵 (in sanscrito: Kṣitigarbha), protettore dei viaggiatori, dei bambini e dei defunti, in particolare dei bambini abortiti. In questa festività si adornano le statue in pietra di Jizō, poste agli ingressi dei quartieri e i bambini, seduti in cerchio, ruotano un rosario per 108 volte seguendo il gong suonato da un monaco: è il rito dello juzu kuri 数珠繰り (”sgranare il rosario”). Dopodiché vengono dati loro doni e cibi di colore rosso, considerati di buon auspicio. E' una festività che vuole far ricordare ai bambini quanto sono amati e protetti dalle loro famiglie.



    Nell'immagine: mukaebi accesi davanti le porte delle case.



    GLI ANTENATI
    Gli antenati, chiamati senzo 先祖, sono tutti coloro che in vita ricoprirono il ruolo di capofamiglia all'interno del nucleo familiare, e a cui vengono indirizzate preghiere in questa occasione perché continuino a guidare e proteggere la famiglia anche dall'aldilà. Fanno parte di questa categoria anche le mogli dei capifamiglia.
    Gli eventuali fratelli del capofamiglia, se non si sono sposati dando origine ad un nucleo familiare proprio, ma sono rimasti nella casa principale, sono esclusi dalla classificazione di antenati e vengono invece chiamati muenbotoke 無縁仏, (”morti senza legami”), poiché non hanno nessun erede che alla loro morte officerà per loro i riti alla memoria. Pertanto quindi, non vengono ricordati durante il bon. I muenbotoke però possono essere forieri di calamità e disgrazie per la famiglia, come vendetta per essere stati relegati ai margini, e necessitano di essere pacificati e in un certo qual modo “riconosciuti” e accolti con riti specifici, anziché rifiutati come lo furono in vita.

    Nel caso ci sia stata una morte recente, il periodo di lutto dei congiunti termina solitamente con il primo bon immediatamente successivo, detto in questo caso hatsubon 初盆 (“primo bon”) o shinbon 新盆 (”nuovo bon”). Il defunto, che non ha ancora raggiunto lo status di antenato (percorso questo che richiede molti anni e diversi riti di passaggio), viene venerato in un altare separato dagli antenati della famiglia, lo aradana 新棚 (”altare nuovo”), con offerte più ricche ed elaborate.

    Spesso i giapponesi si riferiscono agli antenati chiamandoli hotoke 仏, ossia “buddha”. Con ciò intendono che i propri familiari, dopo la morte, e dopo che siano stati officiati tutti i riti necessari a porre in una condizione di stabilità i loro spiriti (pacificandoli in modo che non nutrano rancori o rimpianti che possano riportarli nel mondo dei vivi), hanno raggiunto lo stato della buddhità: sono purificati e hanno acquisito una natura divina, illuminata. Per questo motivo l'altare su cui vengono poste le loro tavolette coi nomi postumi è chiamato “altare dei buddha”. Talvolta invece, a causa di un certo sincretismo tra le tradizioni buddhista e shintoista, l'antenato viene invece identificato come lo ujigami 氏神, e la sua tavoletta posta nel kamidana 神棚, l'altare delle divinità presente in ogni casa, a cui viene offerto sake, la bevanda sacra dello Shintō.


    Nell'immagine: tōrō nagashi.



    LE DANZE DEL BON
    La tipologia di danze eseguite durante il bon è detta bon odori. Il termine odori 踊り (da odoru 踊る, ”danzare”) identifica un genere di danza dalle movenze enfatiche, che derivano dall'usanza degli sciamani di saltare ripetutamente per indurre la trance e la possessione divina. Il bon odori è inoltre imparentato con il furyū odori e il nenbutsu odori 念仏踊り.
    » Il furyū odori è un tipo di danza di gruppo dove si fa uso di costumi dai colori vivaci, il cui scopo è quello di attirare gli spiriti maligni responsabili di calamità e malattie, radunarli ed espellerli dalle comunità.
    » Il nenbutsu odori è un tipo di danza praticata dai nenbutsu hijiri 念仏聖, monaci itineranti che diffondono la pratica del nenbutsu 念仏 (ossia recitare ripetutamente la formula namu amida butsu 南無阿弥陀仏, “lode al Buddha Amida”) e il culto di Amida e del suo Paradiso della Terra Pura attraverso la danza collettiva.


    Ogni regione ha sviluppato nei secoli le proprie tipologie di bon odori, nonché di musiche e canti di accompagnamento. Nella maggior parte dei casi si eseguono muovendosi in cerchio (in senso orario o antiorario) attorno ad una impalcatura di legno chiamata yagura 櫓, sopra la quale trovano posto i musicisti e i cantori.

    I tre bon odori più famosi sono: il gujō odori 郡上踊り praticato nella città di Gujō 郡上市 della prefettura di Gifu 岐阜県; il nishi mo nai bon odori 西馬音内盆踊り della città di Ugo 羽後町 prefettura di Akita 秋田県; lo awa odori 阿波踊り della prefettura di Tokushima 徳島県.



    *NOTA: Il testo qui presente è stato scritto di mio pugno sulla base di diverse fonti, tra le quali molte in lingua giapponese, nonché dizionari. E' pertanto vietata la copia parziale o totale del testo. Chi voglia citarlo nel proprio spazio è caldamente invitato prima a chiederne il permesso all'admin dell'Hanabi Temple (o all'autrice, YukiIce89), e a poi riportare i dovuti credits e links a questo topic.


    Fonti: - Raveri, Massimo, Itinerari nel sacro. L'esperienza religiosa giapponese. Venezia, Libreria Editrice Cafoscarina, 2006;
    - Wikipedia jap: 1, 2, 3;
    - Furacoco (jap);
    - Kyoto travel;
    - Bon odori;
    - Kyoto now.

    Per alcuni termini si è consultato il sito Kotobank.


    Edited by YukiIce89 - 30/7/2013, 15:40
     
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    Conoscevo già bene o male questa festa...caspita Yuki ti stai sbizzarrendoO_o...XD
     
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    Hehe...ora che sono in vacanza ho molto più tempo per cercare materiale...^^
    Comunque sono lieta di potervi essere utile!^^
     
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  4. Gabriel the Revenger
     
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    Beh... una bella festa... soprattutto per i fuochi d'artificio....
    Comunque compare a Bleach questa festa, che, diciamo, è la festa prima che partano Ichigo e gli altri...
    Un'altra cosa, (anche se vado OT) Il cognome Uchiha, che è stato inventato da Kishimoto, deriva infatti dalla parola Uchiwa che sarebbe il primo ventaglio importato in Giappone..
     
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  5. Linx93
     
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    io conoscevo quella tradizione delle barkette...cmq molto interessante,rz Yuki ^-^
     
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    Di nulla, figurati!^^
    E' un piacere condividere con altri appassionati il materiale che ho sul Giappone!^^
     
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    La settimana scorsa ho rivisto Karate Kid 2, dove guarda caso il protagonista Daniel-san ed il maestro Miyagi vanno ad Okinawa e partecipano a questi festeggiamenti... :yatta: Si vede anche la danza O-bon... :dance: Il Giappone ha tantissime splendide feste! :love:
     
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  8. *°momo°*
     
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    davvero interessante!!!!!!!!!!!!!!! nn sapevo ke i ragazzi ke indosassero lo yukata fossero rari!! pensavo ke lo indosassero tutti!!! è così carino!! *__*
     
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  9. = L =
     
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    Non l' avevo letta questa tradizione!!!! E? un sacco figa sisi!!!!!!
     
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  10. koyuki91
     
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    ah ma è tipo il giorno dei morti in ognissanti quà in occidente
    (per quanto riguarda la pulizia delle tombe o cmq una certa cura dei cimiteri ecc...ec...)
     
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  11. Kita-chan
     
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    Questa festivita' c'e' anche nel mio paese natale (thailand) al posto di barchette di carte usiamo le barchette fatto con tronco e foglie di banana... non lo festeggio da quando sono andata a vivere in Italia.. saranno 9 anni che ho smesso di fare la barchetta e pregare per i miei antenati
     
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  12. Shirahime666
     
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    Yukata a volontà che belloooo!!
    Le tradizioni giapponesi sono davvero astupende e singolari, peccato che noi in italia ne siamo sprovvisti.. :sosp:
     
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  13. Jiga
     
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    Si, ne siamo sprovvisti, ma d'altra parte trovo che qui sarebbero estremamente fuori luogo e prive del profondo significato al quale sono legate. Forse é proprio l'unicità del Giappone a rendere così affascinanti ma soprattutto UNICHE queste feste.
     
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  14. Urahara-Kisuke
     
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    interessante!!!..spevo qualcosa sulle barchette, ma non sapevo dei fuochi d'artificio....concordo conn quanto detto: le tradizioni giapponesi sono veramente interessanti e singolari.....
    ciao!!!!
     
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  15.  
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    Completamente revisionato il primo post di questo topic, con maggiori approfondimenti e descrizioni dettagliate sui riti legati a questa festa ^^
    Dateci una letta! ^^
     
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23 replies since 7/4/2007, 10:51   693 views
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