Sword Art Online

fantasy, azione

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    ~Scheda Anime~
    Studio: A-1 Pictures
    Direzione: Ito Tomohiko
    Pubblicazione: Estate 2012
    Uscita: 7 luglio 2012 – 22 dicembre 2012
    Episodi: 25 (completa)


    Trama: Nel 2022 esce sul mercato un nuovo tipo di gioco online, Sword Art Online, dove ci si può immergere in una realtà virtuale estremamente dettagliata grazie ad un rivoluzionario casco, il Nerve Gear, che riproduce sensazioni ed emozioni esattamente come se le si vivessero nel mondo reale. Kirigaya Kazuto, un adolescente schivo e taciturno, è uno dei 10mila fortunati ad essere riuscito ad acquistare una copia di questo gioco, uscito in edizione limitata. Inizia subito a provarlo col nickname di Kirito, ma tuttavia quello che all'inizio sembra essere un mondo di favola, il sogno di qualsiasi giocatore di mmorpg, si tramuta ben presto in un incubo terrificante: lo sviluppatore del gioco, Kayaba Akihiko, informa tutti i giocatori che non sarà possibile effettuare il log-out prima di aver completato tutti i livelli e sconfitto il boss finale. E che la morte nel gioco, equivale alla morte nel mondo reale. Cosa sceglierà di fare d'ora in avanti Kirito? Riuscirà a uscire dal gioco?

    Fonti: Wikipedia (eng)


    Di seguito, la mia recensione.

    Anno 2022. Dopo aver superato la fase di beta-test a cui hanno potuto partecipare pochi utenti selezionati, finalmente viene rilasciato sul mercato il nuovo MMORPG (Massively Multiplayer Online Role-Playing Game) a Realtà Virtuale, Sword Art Online ソードアート・オンライン, in edizione limitata a sole 10mila copie.
    Questo gioco rivoluzionario, ad ambientazione fantasy-medievale, si avvale di uno speciale casco chiamato Nerve Gear ナーヴギア, per offrire ai giocatori un'esperienza di gioco estremamente realistica e dettagliata: grazie ad esso infatti ci si può letteralmente immergere in una realtà alternativa, e sperimentare emozioni e sensazioni esattamente come se si provassero nel mondo reale.

    Kirigaya Kazuto 桐ヶ谷和人 è un adolescente introverso e taciturno, patito di giochi online, e uno degli utenti che ha partecipato e dato i propri feedback a SAO come beta-tester. Appena il gioco viene rilasciato è tra i primi ad acquistarlo e sperimentarlo. Si connette con il nickname Kirito キリト e inizia subito a giocare. Dopo un iniziale incontro con un altro giocatore (non beta-tester), Klein クライン, a cui insegna i primi rudimenti, si accorge che nella propria barra menu è assente il comando per effettuare il log-out dal gioco. Considerando la cosa un semplice bug, cerca un modo per contattare il Game Master, senza trovarlo. La preoccupazione cresce e di lì a poco assieme a tutti i 10mila utenti che hanno comprato il gioco viene teletrasportato nella piazza della Città degli Albori, il luogo da cui tutti i giocatori iniziano la loro avventura e dove il Game Master e creatore di SAO, Kayaba Akihiko 茅場晶彦, avvisa tutti di un'importante verità riguardo al gioco.
    Il mancato comando di log-out non è un bug di sistema, al contrario, è stato impostato così di proposito. Nessun giocatore una volta connesso sarà libero di uscire dal gioco finché non avrà completato tutti e 100 i livelli di cui si compone, e sconfitto il boss finale: soltanto allora il log-out sarà possibile. E c'è di più: se si muore col proprio personaggio durante il gioco, il Nerve Gear attraverso cui si è connessi manderà una scarica elettrica potentissima al cervello del giocatore decretandone la morte anche nel mondo reale. Anche una rimozione forzata del casco da parte di terzi ucciderà l'utilizzatore.

    Intrappolato in un mondo virtuale, ma mortale e pericoloso esattamente come quello reale, Kirito lotterà con tutte le sue forze per avanzare di livello e trovare una via d'uscita. Conoscerà molti altri giocatori, ne apprenderà le storie, stringerà legami d'amicizia, troverà nemici e ostacoli lungo il difficile percorso verso la libertà.


    Questo è l'incipit di una serie anime di 25 episodi andata in onda nell'estate 2012 e tratta da un ciclo di light novel tutt'ora in corso in patria, scritte da Reki Kawahara e illustrate da Abec.
    Potersi immergere in un'ambientazione virtuale e viverla come un'esperienza assolutamente reale può sembrare davvero favoloso, il sogno di qualsiasi giocatore di mmorpg. Tuttavia l'essere privati della libertà di uscire dal gioco quando si vuole, e il dover fronteggiare il pericolo costante di morte -virtuale e reale-, muta ben presto il sogno in un incubo terrificante.
    Molti sono gli interrogativi che nella visione di quest'opera sorgono alla mente. Cosa succede ai corpi reali intanto che i giocatori sono costantemente collegati al gioco? Quali conseguenze può avere sulle loro menti l'essere immersi per così tanto tempo in una realtà virtuale? Cosa decideranno di fare, cercare una via di salvezza o abbandonarsi al gioco rinunciando a ritornare nel mondo reale?
    Il valore della vita, quale peso avrà ora? E i concetti di bene e male, continueranno a esistere anche nel gioco? In che modo i giocatori vi si confronteranno? Riusciranno ad affrontare tutti gli ostacoli e a riconquistare la libertà? Perché Kayaba Akihiko ha ideato uno stratagemma del genere nel progettare questo gioco? Puro sadico divertimento nel creare un mondo e poterne disporre come si vuole, al pari di un dio, o c'è qualche altro scopo dietro?
    Tutte queste domande trovano una risposta, sebbene si sarebbe comunque potuto fare uno sforzo in più nell'approfondirle e esplicitarle meglio nel corso della serie.
    Infatti probabilmente uno dei principali difetti di quest'opera è una certa superficialità nella descrizione degli eventi e nelle spiegazioni che vengono date. Anche la caratterizzazione dei personaggi ne risente e risulta un po' appiattita: ben poco viene detto sul passato di Kirito, sui motivi che l'hanno reso così introverso e l'hanno spinto a dipendere sempre più dai giochi online. Si intuisce qualcosa dai dettagli lasciati nel succedersi degli episodi, ma poco altro.
    Neppure viene spiegato chiaramente il motivo per cui sceglie fin da subito di giocare in solitaria, o quello per cui incoraggia, dopo che viene scoperta la sua appartenenza al ristretto gruppo di beta-tester (utenti che hanno già provato il gioco, e pertanto sono in possesso di informazioni in grado di porli in vantaggio sugli altri), l'atteggiamento di ostilità nei suoi confronti da parte degli utenti normali, che inizieranno a chiamarlo beater, contrazione di “beta-tester” e “cheater” (baro, imbroglione).

    Inoltre non viene rivelato granchè neppure su Asuna アスナ, altra giocatrice in SAO e protagonista femminile.
    E la relazione amorosa che si instaurerà tra loro, non evolve in maniera coerente e lineare, ma piuttosto sembra fare dei passi in avanti improvvisi e poco plausibili.

    Degli altri personaggi che affiancheranno i protagonisti vengono solo abbozzati il carattere e le motivazioni dietro le loro azioni, senza dare alcuna informazione in più su di loro.

    La trama scorre piuttosto velocemente, forse fin troppo in alcuni punti, mentre dall'altra parte ci sono alcuni episodi più “statici” che smorzano la tensione e mostrano le interazioni di Kirito e Asuna con altri giocatori, le vicende in cui incappano e che cercano di risolvere, il loro sforzo di mantenere una parvenza di vita normale pur nell'anormalità della loro situazione.
    Forse l'eccessiva velocità nella narrazione, che penalizza la presenza di combattimenti e azione e non permette di seguire passo passo l'avanzata di livello dei personaggi (che pure in un anime incentrato su un mmorpg dovrebbe essere un elemento indispensabile), è dovuta ad una scelta della casa produttrice, la A-1 Pictures, di comprimere in un'unica stagione due archi narrativi dei quattro di cui attualmente si compone la serie light novel. Per riuscire a trattare entrambi con la dovuta cura, senza scadere nel superficiale e neppure nel troppo prolisso, sarebbe stato meglio farne due stagioni anime separate. Ciò nonostante, va comunque detto che il punto di contatto tra il primo arco narrativo e il secondo viene reso molto bene e non risulta “campato in aria”, ma al contrario coerente e con una valida giustificazione all'interno della storia.

    I disegni sono abbastanza curati: i fondali, gli abiti e le acconciature dei personaggi principali sono ben rese, mentre un po' meno dettagliati i mostri e i personaggi secondari. I colori sono vividi e brillanti.

    Le musiche sono di notevole pregio, e si accompagnano bene ai momenti salienti della storia, senza essere troppo invasive ma nemmeno troppo anonime. A comporle è Kajiura Yuki 梶浦由記, che ha firmato le musiche di molti anime famosi tra i quali ricordiamo: Tsubasa Reservoir Chronicle; Tsubasa Reservoir Chronicle: Tokyo Revelations; Puella Magi Madoka Magica; Pandora Hearts; Fate/Zero.
    L'opening degli episodi 1-14 è “Crossing Fields” cantata da Lisa;
    L'opening degli episodi 15-25 è “Innocence” cantata da Aoi Eir;
    L'ending degli episodi 1-14 è “Yume Sekai ユメセカイ” cantata da Haruka Tomatsu;
    L'ending degli episodi 1-24 è “Overfly” cantata da Haruna Luna, e l'ending dell'episodio 25 è di nuovo “Crossing Fields”.

    In definitiva si tratta di una serie molto buona, con una trama interessante, che avrebbe potuto decisamente puntare più in alto se solo fosse stata più approfondita e meglio sviluppata. E' comunque molto piacevole e godibile da guardare, si prosegue nella visione ansiosi di sapere cosa accadrà dopo, e si empatizza facilmente coi personaggi. Probabilmente non ne verrà fatta una seconda stagione con gli altri due archi narrativi delle light novel, o perlomeno ad opinione di chi scrive, la conclusione per cui si è optato non lo consente.
     
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  2. Fireya
     
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    L'ho visto tutto di un fiato.
    Molto bello, anche se a volte la trama ha delle incongruenze. Una puntata tira l'altra!
     
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    Da una porta segreta la trasparenza delle stelle.

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    Ho appena finito di vedere la prima serie di quest'anime, e mi trovo d'accordo con la recensione di YukiIce. Grafica notevole, musiche splendide, trama accattivante..unica pecca un pò di superficialità nello spiegare determinati passaggi nella psicologia dei personaggi, nella loro storia passata, archi temporali che vengono interrotti in maniera troppo brusca nella prima parte...

    Chi non ha visto la serie non legga lo spolier. :P

    Il gioco di Sword art online mette realmente in pericolo di vita le persone, ma quando Kazuto torna alla vita reale, non vengono fatti vedere gli effetti che questo gioco ha portato nel mondo esterno, ad esempio gli organi di informazione che ne parlano, la polizia che fa indagini... e poi Kazuto decide di intraprendere l'avventura nel nuovo gioco per salvare Asuna senza alcun tentennamento.. voglio dire, credo sia normale che una persona, dopo aver rischiato di morire sul serio come ha fatto lui, possa essere un minimo destabilizzata prima di ributtarsi in una situazione simile. Questo aspetto è stato tralasciato e credo che se invece se ne fosse parlato, la trama sarebbe diventata molto più interessante e acuta.
     
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    Sottoscrivo le tue parole Kira ^^
    Bisognerebbe leggere la novel, per capire se tali aspetti lì sono stati trattati e nella versione animata no, oppure si tratta di una scelta intenzionale fin dall'inizio per non disperdere troppo la storia e concentrarsi solo sull'azione e la suspence ^^
     
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  5. SyrurDragon
     
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    Una serie meravigliosa in ogni sua parte seppur non confermata la terza stagione dell'anime (quinta parte della graphic novel)
     
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4 replies since 21/1/2013, 22:24   106 views
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