HANABI TEMPLE » Il Giappone a portata di clic! ~

Posts written by YukiIce89 - Elisa M.

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    Benvenuto!
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    I forum non sono come i social network, con interazione tra utenti in tempo reale. Ci può volere del tempo perchè gli altri utenti visualizzino e rispondano, l'interazione è più lenta. Abbi pazienza :)
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    Welcome!

    Non è questione di rigidità, è semplicemente buonsenso...

    E' come se tu entrassi nella casa di qualcuno e iniziassi a parlare e a girare le stanze senza prima esserti presentato, sarebbe un po' strano no? Questo forum è come una casa, tutti sono i benvenuti, ma un minimo di educazione per una convivenza pacifica ci vuole sempre :)

    Per quanto riguarda il file coi vestiti, concordo con Juny, non tutto il materiale che si trova in internet si può prendere liberamente senza permesso e senza dire da dove proviene, bisogna fare attenzione! Altrimenti i legittimi proprietari di quel materiale e chi ne detiene i diritti di utilizzo potrebbe crearti (e crearci) problemi. Se hai dubbi o domande prima di fare qualcosa piuttosto chiedi nella tagboard, o manda un messaggio privato!
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    LOL. Io ho preso l'edizione economica della Orsi, dopo una lunga attesa, e quelle illustrazioni non le hanno messe T_T malvagi!
    Poi le note sono tutte in fondo al libro, non in fondo ai singoli capitoli, ed è scomodissimo ogni volta andarle a pescare e fare avanti e indietro per 2000 pagine T_T
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    Irasshai! :)
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    Vero, conta molto il cibo che si dà ai micetti, più il cibo è buono e più tecnicamente è facile che lascino pesci dorati. Oltre al fatto che se giocano tante volte con lo stesso gioco.
    Però poi arriva Tubbs il gatto sbafone a mangiarsi tutto >.<
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    Benvenuto! ^^
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    Awww io la adoro tantissimo *_* i primi giorni ce l'avevo installata controllavo ogni 5 minuti se erano arrivati dei mici *3*
    Adesso ci gioco meno, ma mette sempre di buonumore vedere questi micetti che giocano coi loro giocattoli <3
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    Welcome back bro :)
    Fai un giro nelle sezioni per aggiornarti su cosa ti sei perso in questi anni! ;)
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    Welcome back Vale <3
    Che bello riaverti tra noi! ^_^
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    Benvenutissima Lulù! Sono sicura che ti troverai bene ;)

    Dai un'occhiata al regolamento (nella sezione "Rules e Info"), poi sentiti libera di girare per le sezioni, leggere le discussioni e partecipare!
    O se vuoi, di aprirne di nuove anche tu ;)
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    Vedi? Prendi quello che ti pare da quanto scrivono gli altri, e il resto lo ignori. Il fatto che tu prenda frasi estrapolate dai post altrui e le metta insieme per supportare la tua convinzione, ne è la conferma. Usi quanto dicono gli altri per i tuoi comodi, non lo leggi veramente.
    Difatti hai ignorato il resto di quanto hanno scritto gli altri, o ho scritto io nella mia ultima risposta.

    E stranamente nessuno, di quanti hai citato, ha scritto espressamente, esplicitamente "l'intero popolo giapponese è falso", come pensi tu. Sei tu che l'hai dedotto dalla discussione e ce l'hai messo in bocca, sbagliando.

    Solo perchè si afferma che in TALUNE CIRCOSTANZE la gentilezza nipponica non è autentica e sentita, ma DOVUTA, non vuol dire che lo sia SEMPRE. E che il criterio si applichi all'intera popolazione del Giappone di 120 e passa milioni di abitanti, dai neonati agli ultra novantenni. Varia da persona a persona e da circostanza a circostanza, come ripetuto fino alla nausea.
    E solo perchè si afferma che le norme sociali giapponesi che vedono prevalere il GRUPPO sull'individuo abbiano portato alla nascita del fenomeno di Honne e Tatemae, che NON NECESSARIAMENTE COINCIDONO SEMPRE, non significa che i giapponesi siano tutti falsi dal primo all'ultimo.

    Sei tu quella che ha affermato che la maschera non esiste, qualche post fa. E per quanto abbiamo scritto e detto, sia sulla base di studi, di esperienze indirette e di esperienze dirette, non c'è verso di farti capire che invece esiste, i giapponesi la utilizzano, NON SEMPRE E CON TUTTI, ma lo fanno. E non è la fine del mondo. Non muore nessuno ad ammetterlo.

    Sembra davvero tu abbia preso sul personale la faccenda, come se ti offendesse personalmente. Non ne capisco il motivo, sinceramente.

    E siccome non stiamo minimamente facendo progressi sulla faccenda, io mi tiro fuori dalla discussione, ho sinceramente esaurito la pazienza. Quanto volevo dire l'ho detto, continuare è inutile e sterile, e finirà per far degenerare il topic.

    Se altri vorranno aggiungere qualcosa, ogni ulteriore contributo sarà comunque benvenuto.
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    Mi chiedo davvero se leggi o meno quello che scrivo. Il fatto che tu citi brani di quello che scrivo, e poi ignori totalmente quel che ho scritto, mi fa pensare che leggi quello che vuoi e passi sopra a quello che non ti interessa/non vuoi ammettere.

    Comunque cerco di risponderti con ordine. Stavolta mi auguro tu mi legga seriamente, altrimenti ci rinuncio.

    - Se ho detto "nessuno taccia di falsità nessuno", perchè continui a dire che diamo dei falsi ai giapponesi?

    - Forse non abbiamo esattamente la stessa idea di cosa significhi ragionare per assoluti.
    Ragionare per assoluti = "tutti fanno così perchè è così, punto e basta".
    Chi ragiona per assoluti non ammette repliche, non concepisce l'idea che possano esserci visioni diverse, persone o situazioni diverse, in cui non succede quello che è convinto succeda sempre.

    Nè io nè gli altri abbiamo ragionato per assoluti, ma soltanto tu, che sei ciecamente convinta che la gentilezza giapponese sia sempre autentica e sincera, quando nemmeno in Italia le persone sono sempre gentili e sincere.

    Se ho scritto che in alcuni casi POTREBBE essere sincera la gentilezza, ma in altri POTREBBE non esserlo, sto ammettendo che esistano situazioni diverse, che non SEMPRE succeda in un certo modo. E che quindi puoi avere ragione tu come posso aver ragione io, ma non dipende nè da te nè da me, ma dalla situazione reale.
    Ma se tu mi quoti quando lo dico e poi continui a dirmi che ragiono per assoluti, allora non hai capito quello che ho scritto, o non vuoi capirlo, non lo so.

    - Tatemae non significa formalità. La formalità è un'altra cosa, è un diverso tono e atteggiamento che si usa in un contesto in cui sono presenti persone socialmente superiori o importanti, per cui non si può usare un linguaggio troppo amichevole o modi troppo confidenziali.
    Tatemae significa solo "facciata", proprio per come è scritto in kanji. Il primo kanji significa "costruzione" (deriva dal verbo "tateru", costruire), il secondo significa "davanti, prima". E si traduce letterale come "ciò che sta davanti la costruzione". Ovvero, la sua facciata. E nel caso delle persone, ciò che mostra di sè a chi lo guarda. Che può essere ben diverso da ciò che è realmente e pensa davvero, come può non esserlo.
    Meno ragionamento per assoluti di così, si muore.

    - Guarda che abbiamo capito che vuoi dire che le persone possono anche essere sincere, sei tu qui che non vuoi ammettere il contrario.

    - Il punto di vista giapponese, per quanto ci si possa sforzare di immaginarselo, non lo si potrà avere veramente, se non si è giapponesi. O perlomeno se non si è immersi nella cultura giapponese dalla culla. Cosa che nè tu, nè io siamo, quindi possiamo solo fare IPOTESI.
    La tua interpretazione del comportamento giapponese è del tutto arbitraria, non è detto che ci hai indovinato. Proprio perchè NON SEI giapponese. Magari la tua sensei ti ha detto così su quell'argomento perchè non ne vuole parlare, o è troppo delicato, o altri motivi. Anch'io sto andando a IPOTESI, non pretendo di avere RAGIONE. Tantomeno devi pretendere di avere tu ragione.

    E ripeto, nessuno sta dicendo che l'intero popolo giapponese è falso.
    Ma neppure bisogna dire che l'intero popolo giapponese è gentile sempre e comunque, come sei convinta tu.

    - Riguardo la mia amica, lei è stata male, e molto. Non sto a scendere nei dettagli parlandone con un'estranea, ma ti posso assicurare che non è stato un commento buttato lì con leggerezza, quello delle ragazze su di lei.
    Non so se conosci il fenomeno dello Ijime, il bullismo giapponese. Una delle conseguenze più negative di una società che ragiona mettendo prima di tutto le necessità e le regole del GRUPPO. Se non lo conosci, dai un'occhiata qui: CLICK.

    Poi se tu in quella situazione avresti reagito diversamente, buon per te, non siamo tutti uguali. Lei ha interpretato le situazioni come discriminatorie, perchè davanti è stata trattata in un modo, ma poi in realtà hanno avuto un atteggiamento diverso dietro.

    Idem per il konbini. Non è l'unica mia compagna di corso che è stata in Giappone che mi ha raccontato questo comportamento nei negozi da parte dei commessi giapponesi. Passi se lo dice una persona. Ma se lo raccontano in tanti, ti viene un po' da pensare che siano prevenuti nei confronti degli stranieri. E che quindi non sempre se fanno i gentili con gli stranieri, lo sono veramente.

    Se tu di fronte a tutto ciò saresti rimasta convinta della buona fede dei giapponesi, non per forza significa che essi lo fossero realmente. O che tutti dovrebbero pensarla come te.


    Detto questo, non ho molto altro da aggiungere. Se continui a ostinarti nella tua idea, e a interpretare come ti pare quello che scrivono gli altri (tra l'altro noto che i post di Lunaticgate, che vive e lavora in Giappone da vent'anni, li hai praticamente ignorati), non faremo progressi utili a questa discussione. Se niente di quello che scriviamo ti convince a perlomeno tenere conto della possibilità che non sia sempre come dici tu, non so cos'altro possa. Forse la tua sensei giapponese, se riuscirai a parlare con lei di questi argomenti.
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    Nessuno qui può dire di comprendere TOTALMENTE e APPIENO la cultura giapponese. Nè io, nè gli altri. Ma neppure tu. Da quello che mi sembra di capire, a parte la tua amica giapponese, non hai molte altre esperienze dirette con la cultura nipponica. Quindi la tua opinione vale quanto la mia, e viceversa. Nessuna di noi due è di nazionalità giapponese, nata in Giappone, vive lì da tutta la vita e conosce DA DENTRO la cultura e la società giapponese.

    Comunque non mi sembra proprio di aver espresso opinioni ASSOLUTE. Ho detto che la gentilezza giapponese POTREBBE essere autentica, in certe situazioni, e con certe persone, ma in altre POTREBBE essere solo di facciata, perchè il binomio Honne/Tatemae esiste, ed è una delle chiavi di lettura con cui bisogna interpretare la società giapponese, se si vuole capirla. Tutto qui. Nessuno taccia di falsità nessuno.
    L'unica persona che sinceramente sta esprimendo pareri ASSOLUTI, ovvero pareri che non tengono conto della diversità di situazioni, casi, e persone che possono presentarsi, mi sembri essere tu, che ti ostini ad affermare che le maschere A PRIORI non esistono, che i giapponesi A PRIORI lo senti che sono sinceri e onesti realmente (cito le tue parole). Quando invece esistono le maschere, eccome, tanto che appunto hanno coniato delle parole apposite. E "tatemae", significa semplicemente "facciata", ovvero "ciò che si vede dall'esterno". Niente di più, niente di meno. Fidati se te lo dico, studio giapponese da qualche anno ormai. Oppure chiedi alla tua amica giapponese, cosa sono Honne e Tatemae, se non ti fidi di me.

    Se la tua amica giapponese è sincera e buona, ottimo, però purtroppo non tutti i giapponesi lo sono veramente, sempre e in ogni situazione. Specie con degli sconosciuti, tanto peggio se stranieri. Per cui la tua esperienza con una sola persona purtroppo non è un valido mezzo di paragone. Non si può dire che siccome lei è sinceramente gentile = tutti lo sono sinceramente.
    Ma nessuno sta neanche dicendo che se ci sono persone che sono gentili per "dovere" = tutte lo sono per "dovere".

    Se un dovere è sentito, o vissuto come un'imposizione sociale a cui si è costretti ad adeguarsi per poter vivere serenamente con gli altri, non sei tu, nè io a deciderlo. E' la singola persona. Quindi è solo conoscendo veramente i giapponesi (e per conoscerli veramente intendo stringerci un legame abbastanza forte da avere sufficiente confidenza e riuscire a parlare di questi argomenti, che sono molto delicati e personali), che lo si può capire. E ci si può rendere conto della diversità di casi che esistono.

    Se il mio "è un tuo problema" ti ha offesa, mi dispiace. Purtroppo ho conosciuto persone che nutrivano determinate opinioni sul Giappone, ne avevano un'idea molto idilliaca, da paradiso assoluto e luogo dei sogni, privo di difetti e di lati negativi. E invece si sono scontrate con la dura realtà, restandoci molto male e soffrendoci. Ti cito solo un paio di esempi, che mi ha riportato una di queste persone, che ha fatto un viaggio studio in Giappone di 4 mesi in un'università giapponese:
    - dato che le piace vestire con colori molto scuri e fantasie rock/punk, le ragazze giapponesi sue compagne di corso quando le parlavano erano tutte cortesi, ma dietro le spalle dicevano che era "spaventosa" e "brutta" per come si vestiva.
    - una volta in un konbini, dove era andata per comprarsi il pranzo, il commesso prima l'ha salutata normalmente quando è entrata nel negozio, ma poi l'ha seguita, stando a debita distanza, per controllare cosa facesse (e verificare che non rubasse).
    E poichè questa ragazza è poi stata molto male e ha maturato un'opinione molto negativa sul Giappone, a causa di queste esperienze (e di altre, che non sto a raccontare, perchè non sono affari miei e non sono autorizzata a parlarne), posso dire che sì, la gentilezza NON SEMPRE è sincera, e può nascondere atteggiamenti tutt'altro che gentili.
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    Benvenutissima tra noi! ;)
2312 replies since 2/1/2007
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