Lo spettro di Kohada Koheiji (小幡 小平次)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Gearofchaos
     
    .

    User deleted




    Lo spettro di Kohada Koheiji spia i due amanti attraverso la zanzariera; opera realizzata da Hokusai nel 1830.
    Notare nel riquadro in alto a destra la scritta 百物語 ("Hyakumonogatari", letteralmente "cento racconti"), che si riferisce alla pratica nipponica del raccontare 100 storie di fantasmi al calar della notte, a fianco al nome dello spettro (こはだ 小平二, con 小幡 scritto in hiragana).



    Questa leggenda, molto nota durante il periodo Edo (江戸時代, "Edo jidai", anche noto come 徳川時代, "Tokugawa jidai"; tra il 1603 ed il 1868), prenderebbe spunto dalla vita di un attore di kabuki realmente esistito. Kohada Koheiji (小幡 小平二) sarebbe stato infatti un pessimo attore girovago che, dato il proprio scarso talento, avrebbe scelto di suicidarsi. Sua moglie, volendo nascondere l'imbarazzo per la tragica morte del marito, decise di sbarazzarsi del cadavere con l'aiuto del suo amante; il tentativo non andò in porto, poiché il cadavere dell'artista venne ritrovato in una palude e presto cominciarono a spargersi voci sul coinvolgimento della coppia nella morte dello sventurato Kohada.
    Tornando alla storia, essa racconta come, tra il 1688 ed il 1758 vi fosse un attore di nome Kohada Koheiji che lottava per affermarsi sulla scena del teatro kabuki nella città di Edo (江戸, attuale Tokyo). Per sua sfortuna, Kohada mancava tanto di talento quanto di esperienza: il suo stesso insegnante di recitazione dovette corrompere il direttore di un teatro affinché consentisse a Kohada di presentarsi, per la prima volta, in scena, seppur in un ruolo qualsiasi. Al primo incontro con Kohada, il direttore del teatro notò come la fisionomia dell'attore risultasse adatta per l'interpretazione del ruolo dello spettro; sebbene non fosse proprio un ruolo di prima scelta, Kohada accettò senza esitazione la parte assegnatagli considerandola la sua occasione per sfondare nel mondo del kabuki. L'attore si diede dunque allo studio della fisionomia dei defunti, esercitandosi nel riprodurla il più fedelmente possibile. Tanto impegno gli procurò un gran successo sulla scena, causando un considerevole incremento della sua fama nonostante la limitatezza del suo ruolo (cosa per la quale i suoi compagni attori lo soprannominarono Yūrei Kohada, cioè "Kohada lo spettro"). Nella vita al di fuori del teatro, Kohada aveva una moglie di nome Otsuka (お塚); ella, nonostante il grande amore da lui dimostrato nei suoi confronti, si rifiutava di ricambiare i sentimenti dell'attore, tradendolo con un suo collega attore di nome Adachi Sakuro con l'aiuto del quale decise di eliminarlo. Adachi, un giorno, invitò Kohada a pesca nella palude di Asaka (安積郡, "Asakagun"; distretto della antica provincia di Mutsu); non appena si furono allontanati dalla riva su di una piccola imbarcazione, Adachi spinse l'attore in acqua e gli impedì di riemergere finché egli non morì annegato. Emozionato per la morte del suo rivale in amore, Adachi tornò di corsa da Otsuka a riferirle l'esito del loro piano; non poteva certo immaginare che Kohada, desiderando vendetta, lo avrebbe seguito trasformandosi in uno yūrei (幽霊, spettro, fantasma). Lo spettro di Kohada perseguitò a lungo la coppia di amanti fino a che, distrutta la loro salute mentale, non finì col condurli ad una morte innaturale.
    Questa versione della storia, rappresentata nel teatro kabuki per la prima volta nel 1808, venne trascritta nel 1803 da Santō Kyōden (山東 京伝, scrittore vissuto tra il 1761 ed il 1816) sotto il titolo di Fukushū Kidan Asaka no Nema (復讐奇談安積沼; letteralmente "Strana storia di vendetta nella palude di Asaka").
    La storia di Kohada Koheiji avrebbe fatto nascere tra gli attori di kabuki del periodo Edo, ai quali fosse stato assegnato il ruolo un tempo appartenuto allo stesso Kohada, l'usanza di recarsi presso la tomba dello sfortunato artista prima di ogni spettacolo: si credeva infatti che le offerte poste sulla tomba dell'attore potessero placarne l'ira così da assicurare la buona riuscita dello spettacolo oltre che, naturalmente, l'incolumità degli artisti partecipanti.

    Fonti: 1; informazioni opera Hokusai; Hyakumonogatari;
    Wikipedia jap/eng.


    Considerando quanto grottesca possa risultare la figura di Kohada, è facile capire il perché del successo di questo racconto nella sua interpretazione teatrale.
    Credo sia quasi confortante, oltre che angoscioso, il poter identificare nella figura di Kohada una forma di giustizia, seppur terribile e spietata: in vita Kohada era stato sconfitto su molti fronti, dal difficile ingresso nel mondo del teatro al suo amore non corrisposto; pare quasi giusto che, almeno nella morte, gli sia garantita una qualche forma di riscatto.
    Considerazioni personali a parte, spero gradiate questo racconto, sebbene le informazioni in mio possesso non mi abbiano consentito di fornirne una versione più completa e dettagliata.
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Admin
    Posts
    21,333
    Location
    Ásgarðr

    Status
    Anonymous
    Ho gradito eccome! E' stato molto interessante leggerlo, e sebbene all'inizio provassi per Kohada una sorta di "antipatia" (dovuta al fatto che fosse raccomandato e che si potesse essere ucciso), alla fine del racconto ho trovato l'intera vicenda molto caratteristica, soprattutto nella parte in cui l'attore ha continuato a vivere anche - e soprattutto - dopo al sua dipartita =)
     
    .
  3. Gearofchaos
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (~ June• @ 3/12/2014, 11:37) 
    Ho gradito eccome! E' stato molto interessante leggerlo, e sebbene all'inizio provassi per Kohada una sorta di "antipatia" (dovuta al fatto che fosse raccomandato e che si potesse essere ucciso), alla fine del racconto ho trovato l'intera vicenda molto caratteristica, soprattutto nella parte in cui l'attore ha continuato a vivere anche - e soprattutto - dopo al sua dipartita =)

    Il personaggio di Kohada è molto particolare, rispetto al classico fantasma del folklore nipponico: i racconti che si sviluppano attorno a personaggi singoli li ritraggono spesso come persone dalle quali trarre esempio, per quanto concerne il loro stile di vita, ma che vengono tradite in modo impietoso ed uccise con altrettanta crudeltà. Kohada presenta queste caratteristiche sotto un lato più tragicomico: per quanto si impegni nella recitazione non può compensare quanto gli manchi in termini di talento; lo stesso direttore che lo ha assunto poiché corrotto, decide di affidargli il ruolo dello spettro nelle rappresentazioni teatrali solo per via del suo aspetto (cosa che devo avergli reso la vita altrettanto difficile nel suo rapporto amoroso con Otsuka).
    In fondo, date queste premesse, che racconto sarebbe stato senza almeno un fantasma? XD
     
    .
  4. † Belle~
     
    .

    User deleted


    Storia interessante, mi è piaciuto molto leggerla.
    La trovo alquanto drammatica direi, insomma, questo poveretto ha avuto una vita davvero triste.. brutto, senza talento e non corrisposto. Meno male che almeno dopo la sua morte, o meglio, assassinio, si sia preso la sua vendetta, almeno io sono una persona vendicativa e ne sarei stata davvero soddisfatta. (Certo esser ammazzati non è esattamente il massimo ma.. ci siam capiti) :')
    Sarà che sono facilmente impressionabile, ma avrei avuto davvero paura di recitare il suo ruolo al teatro.
     
    .
3 replies since 29/11/2014, 12:23   518 views
  Share  
.