HANABI TEMPLE » Il Giappone a portata di clic! ~

Posts written by Sophy (Tomoko)

  1. .
    Karate -> 空手 =空kara=vuota 手te=mano letteralmente arte della mano vuota o meglio "mano nuda" un' antica arte marziale atta alla difesa delle persone originaria dell'isola giapponese di Okinawa e trae origine dall'unione di due scuole-correnti marziali: il Te autoctono e il Kenpō cinese e prevede la difesa a mani nude, senza l'ausilio di armi, anche se la pratica del Kobudo di Okinawa che prevede l'ausilio delle armi tradizionali, è strettamente collegata alla pratica del Karate. Attualmente viene praticato in versione sportiva (privato delle sua componente marziale e finalizzata ai risultati competitivi tipici dell'agonismo occidentale) e in versione arte marziale tradizionale per difesa personale. Nel passato, era studiato e praticato solo da uomini, ma col passare dei secoli anche le donne si sono avvicinate a questa disciplina.

    Nato come arte marziale che insegna il combattimento e l'autodifesa, con il tempo il Karate si è trasformato in filosofia di vita, in impegno costante di ricerca del proprio equilibrio, in insegnamento a "combattere senza combattere", a diventare forti modellando il carattere, guadagnando consapevolezza e gusto nella vita, imparando la capacità di sorridere nelle avversità e di lavorare con determinazione e nel rispetto degli altri. Solo quando questo insegnamento verrà compreso appieno, sostengono i suoi estimatori, l'allievo potrà essere veramente libero e realizzato.

    si divide in vari stili:
    * Shotokan, il più diffuso, deriva dal maestro Funakoshi;
    * Shotokai, di Shigeru Egami, simile allo Shotokan ma molto morbido e senza agonismo;
    * Goju-Ryu, che nasce dal Naha-te, il cui primo Maestro fu Kanrio Higahonna che visse per moltissimo tempo nel Fukien in Cina. A raccogliere l'eredità di Higaonna e fondare lo stile Goju-ryu fu il maestro Chojun Myagi.
    * Shorin-ryu, scuola che deriva dallo Shuri-te trasmessa per tramite del maestro okinawense Chotoku Kian. A questa scuola si ricollegano lo Shito, Uechi e Kushin. I gruppi Shorin-ryu attualmente componenti della Federazione di Karate-do di Okinawa sono: Shorin-ryu Kyudokan (kobayashi), Shorin-ryu Matsubayashi, Ryukyu Shorin-ryu, Matsumura-seito-Shorin-ryu, Shorinji-ryu. Ognuno di questi gruppi è legato da generazioni a una famiglia okinawense di riferimento ma tutti si possono definire come Karate stile Shorin-ryu. Si può forse definire lo stile maggiormente presente sull'isola di Okinawa e più legato alla tradizione.
    * Shito-ryu, elaborato dal maestro Mabuni;
    * Wado-ryu, è uno stile creato per essere adatto ai combattimenti, nonostante sia molto "pacifico". Il nome stesso vuol dire infatti "la via della pace e dell'armonia". Si basa sugli insegnamenti del maestro Hironori Otsuka; il quale permeò lo stile sugli insegnamenti del ju-jistu e dell'aikido creando un ottimo sistema di difesa personale.
    * Sankukai, o Sankudò. Si basa sulla leggerezza e l'accuratezza della tecnica ma anche sulla potenza dei colpi. Stile fondato da Yoshinao Nanbu.

    Lo stile Sankukai è stato poi lasciato dal M° Nanbu nel 1978, in modo da poterlo evolvere (per scelta del maestro Nanbu in persona), nell'arte marziale Nanbudo, che a tutt'oggi viene praticata e migliorata da lui stesso.

    * Kyokushinkai, creato dal maestro Oyama che, dopo aver praticato lo stile Shotokan sotto la guida di Gichin Funakoshi e lo stile Goju-ryu, e dopo essere entrato nei servizi segreti giapponesi, ha creato questo stile basato sul kumite full contact. Incorpora alcuni kata dello Shotokan e altri tradizionali. Lo stile necessita di una notevole preparazione fisica per poter essere praticato a causa anche dei combattimenti a contatto pieno.

    un' antica arte marziale atta alla difesa delle persone originaria dell'isola giapponese di Okinawa e trae origine dall'unione di due scuole-correnti marziali: il Te autoctono e il Kenpō cinese e prevede la difesa a mani nude, senza l'ausilio di armi, anche se la pratica del Kobudo di Okinawa che prevede l'ausilio delle armi tradizionali, è strettamente collegata alla pratica del Karate. Attualmente viene praticato in versione sportiva (privato delle sua componente marziale e finalizzata ai risultati competitivi tipici dell'agonismo occidentale) e in versione arte marziale tradizionale per difesa personale. Nel passato, era studiato e praticato solo da uomini, ma col passare dei secoli anche le donne si sono avvicinate a questa disciplina.

    I colori delle cinture sono sei, corrispondenti ai seguenti livelli (kyū):

    * 9º kyu (ku kyu): cintura bianca;圭善区
    * 8º kyu (hachi kyu): cintura gialla; 八級
    * 7º kyu (shichi kyu): cintura arancione;七級
    * 6º kyu (roku kyu): cintura verde; 六級
    * 5º kyu (go kyu): cintura blu; 行く圭善
    * 4º kyu (shi kyu): cintura blu; 市級
    * 3º kyu (san kyu): cintura marrone; サン圭善
    * 2º kyu (ni kyu): cintura marrone; 問い合わせ級
    * 1º kyu (ichi kyu): cintura marrone. 一級
    * cintura nera 1° dan.
    * cintura nera 2° dan.

    fino al 10° dan, che viene considerato anche cintura rossa.

    In quasi tutte le arti marziali è uso allenarsi indossando un abito adeguato, chiamato gi (pronuncia: ghi); nel Karate, quest'abito è il karate-gi, composto da una giacca (uwagi), da un paio di pantaloni (zubon) di cotone bianco e da una cintura (obi) il cui colore designa il grado raggiunto dal praticante.

    Fu il maestro Gichin Funakoshi ad adottare per primo quest'abito. Infatti, in occasione della prima dimostrazione al Budokan di Tokyo, lui e un suo allievo indossarono un karate-gi fatto da Funakoshi stesso la notte precedente, ispirandosi al modello del judo-gi ed utilizzando, però, una tela più leggera e comoda. Il colore bianco è quello naturale del cotone non tinto, essendo questo un abito semplice ed umile.

    In molte arti del Budō (Kendo, Kyudo, Aikido), per esercitarsi si indossa, invece, una gonna-pantalone (hakama) tipico giapponese ma mai utilizzato ad Okinawa.

    Descrivere in modo dettagliato l'evoluzione del karate risulta difficile per mancanza di fonti storiografiche certe. Si possono solo formulare ipotesi riguardo la nascita e la diffusione iniziale di quest'arte marziale, utilizzando rare fonti fatte perlopiù da racconti e leggende trasmessi oralmente. Dal XIX secolo in poi, la storia risulta più chiaramente documentata.

    La storia del Karate parte da un arcipelago a sud del Giappone, le isole Ryūkyū, e in particolare da una di queste, Okinawa. Non è possibile affermare con certezza se esistesse già una forma di combattimento autoctona; tuttavia, si crede che fosse già praticata un'arte "segreta": l'Okinawa-te. L’ideogramma te (手) letteralmente indica la parola "mano", ma per estensione può anche indicare "arte" o "tecnica"; il significato di Okinawa-te, quindi, è "arte marziale di Okinawa". Essa era praticata esclusivamente dai nobili, che la tramandavano di generazione in generazione. Secondo le credenze popolari, la nascita del karate è dovuta alla proibizione dell'uso delle armi nell'arcipelago delle isole Ryūkyū. Ciò è vero solo in minima parte, in quanto l'evoluzione di quest'arte marziale è molto più lunga e complessa. Nei secoli XVII e XVIII le condizioni dei nobili di Okinawa cambiarono notevolmente; l'improvviso impoverimento delle classi alte fece si che gli esponenti di quest'ultime iniziassero a dedicarsi al commercio o all’artigianato. Fu grazie a questo appiattimento tra i due ceti che l'arte "segreta" iniziò a penetrare anche al di fuori della casta dei nobili. La conoscenza del te restava uno dei pochissimi segni di appartenenza passata a un'elevata posizione sociale. Per questo motivo i nobili, ormai divenuti contadini, tramandavano quest'arte a una cerchia ristrettissima di persone, quasi in modo esoterico. Così facendo si è avuta una dispersione dell'arte originale e furono gettate le basi per i vari stili di karate. Fondamentale per la nascita del tode furono anche le arti marziali cinesi. Le persone che si recavano in Cina, anche per due o tre anni, avevano modo di studiare le arti marziali del luogo e, in molti casi, cercarono di apprenderle. Le arti marziali cinesi si basano su concetti filosofici e su un'elaborata concezione del corpo umano; era quindi impossibile imparare le arti cinesi nello spazio di un solo viaggio. I viaggiatori giapponesi appresero quel che potevano: tecniche sparse che adattarono al loro fisico ben più robusto del fisico di un cinese[senza fonte]. Si pensa quindi che sia stata possibile una sorta di fusione tra le arti arrivate dalla Cina, che comunque costituivano uno stile non metodico, e il te okinawese. Una prova di questo importante scambio culturale tra Okinawa e Cina è fornita da un maestro vissuto in epoca successiva, Ankō Itosu. In uno scritto di suo pugno vede le origini del karate nelle arti cinesi e sottolinea come non abbiano influito né il Buddhismo né il Confucianesimo.

    Esponente di spicco di questo periodo fu Kanga Sakugawa, signore di Okinawa ed esperto di te. Egli fu il primo maestro che provò una razionalizzazione e una codificazione delle arti diffuse ad Okinawa.

    Tuttavia trascorse ancora qualche decennio prima dello sviluppo di una vera e propria scuola di tode. Il fondatore di questa scuola fu Sōkon Matsumura. Il suo stile di tode era chiamato Shuri-te (arte marziale di Shuri) in quanto Matsumura era residente proprio nella città di Shuri. Egli basò il proprio insegnamento su tre punti fondamentali: la pratica dell'arte autoctona di Okinawa, l’arte giapponese della spada (Jigen-ryū) e la pratica delle arti cinesi. Nacque così il vero e proprio tode.

    I venti punti fondamentali dello spirito del Karate insegnati dal maestro Gichin Funakoshi sono:

    1. Il Karate comincia e finisce col rispetto. (一、空手は礼に初まり礼に終ることを忘るな 。)
    2. Il Karate è mai attaccare per primi (二、空手に先手無し。).
    3. Il Karate è rettitudine, riconoscenza, perseguire la via della giustizia (三、空手は義の補け。).
    4. Il Karate è prima di tutto capire se stessi e poi gli altri (四、先づ自己を知れ而して他を知れ。).
    5. Nel Karate lo spirito viene prima; la tecnica è il fine ultimo (五、技術より心術。).
    6. Il Karate è lealtà e spontaneità; sii sempre pronto a liberare la tua mente (六、心は放たん事を要す。).
    7. Il Karate insegna che le avversità ci colpiscono quando si rinuncia (七、禍は懈怠に生ず。).
    8. Il Karate non si vive solo nel dojo (八、道場のみの空手と思うな。).
    9. Il Karate è per la vita (九、空手の修行は一生である。).
    10. Lo spirito del Karate deve ispirare tutte le nostre azioni (十、凡ゆるものを空手化せ其処に妙味あり。).
    11. Il Karate va tenuto vivo col fuoco dell'anima; è come l’acqua calda, necessita di calore costante o tornerà acqua fredda (十一、空手は湯の如く絶えず熱を与えざれば元の水に返る。).
    12. Il Karate non è vincere, ma è l'idea di non perdere (十二、勝つ考えは持つな、負けぬ考えは必要。).
    13. La vittoria giace nella tua abilità di saper distinguere i punti vulnerabili da quelli invulnerabili (十三、敵に因って転化せよ。).
    14. Concentrazione e rilassamento devono trovare posto al momento giusto; muoviti e asseconda il tuo avversario (十四、戦は虚実の操縦如何にあり。).
    15. Mani e piedi come spade (十五、人の手足を劔と思え。).
    16. Pensare che tutto il mondo può esserti avversario (十六、男子門を出づれば百万の敵あり。).
    17. La guardia ai principianti, la posizione naturale agli esperti (十七、構えは初心者に、あとは自然体。).
    18. Il kata è perfezione dello stile, la sua applicazione è altra cosa (十八、型は正しく、実戦は別もの。).
    19. Come l'arco, il praticante deve usare contrazione, espansione, velocità ed analogamente in armonia, rilassamento, concentrazione, lentezza (十九、力の強弱、体の伸縮、技の緩急を忘るな。).
    20. Fai tendere lo spirito al livello più alto (二十、常に思念工夫せよ。).

    Anko Itosu ebbe il grande merito di introdurre il Karate nelle scuole dell'epoca; a seguito delle prestigiose esibizioni del Maestro Gichin Funakoshi a Tokyo nel 1922, il Karate venne conosciuto al di fuori dell'isola di Okinawa. Questi sono stati i quattro maestri che hanno determinato nel Karate svolte di fondamentale importanza.

    Funakoshi fu anche fondatore dello stile Shotokan, che basa l’efficacia delle proprie tecniche su agili spostamenti e attacchi penetranti. Egli intese ed insegnò il Karate come "sistema di disciplina interiore" capace di condizionare tutti gli aspetti della vita dei praticanti, denominato più precisamente Karate-dō.

    Alla sua morte, avvenuta nel 1957, il maestro Milos Costantaya ne proseguì l’opera riordinandola secondo criteri scientifici ed introducendo, per la prima volta, la competizione sportiva. Da allora il Karate si è diffuso in gran parte del mondo, subendo anche cambiamenti discutibili che - secondo alcuni - lo hanno allontanato dallo spirito originale voluto dai suoi fondatori.

    Il più grande ringraziamento che il praticante possa elevare è diretto ai maestri che insegnano a comprendere quest'arte e svelano, passo dopo passo, il Dō, la "via" è molto più della tecnica, è un lento e misterioso cammino dell'essere verso la propria perfezione, il proprio compimento.

    Ogni scuola di Karate tradizionale sintetizza per i propri allievi i principî morali che devono guidare la pratica e che ne costituiscono i fondamenti. Essi sono chiaramente enunciati nel Dojo Kun.

    io l'ho praticato x 2 anni ma poi ho smesso per motivi economico-familiari
  2. .
    pure io l'ho praticato qualke anno ho imparato le mosse base e i principi base anche se ora faccio uno sport molto differente (kick boxing) le varie cadute e nozioni di judo mi rimangono sempre utili
  3. .
    altro ke wikipedia se cerco qualcosa è mejo chiederlo a june :)
    conoscevo le varie epoche ma nessuno le aveva mai spiegate cosi bene complimenti! ;)
  4. .
    Grazie :) sono contento di aver avuto la prima risposta da una ragazza simpatica come te,peccato che sei del veneto senno gia t'avrei chiesto d'uscire xD (puoi prendere il mio contatto di msn se vuoi)
    dai scherzo... eheh
    volevo ringraziarti della disponibilita e x aver organizzato cosi bene il forum
    spero che potro fare spesso interventi nel forum e darvi notizie utili :)

    piacere mio erika ,bhe sono contento che molti di questo forum condividono le mie tante pasioni spero di condividere spesso le mie passioni e le mie idee con voi del forum ;)
  5. .
    bhè primaditutto è stato uno dei miei giochi preferiti per PsXe anche uno dei primi che ho avuto, Sicuramente non sono l'unico a catalogarlo uno dei migliori,cmq ho scoperto qualche anno fa che prima del famoso Metal Gear Solid lanciato su PsX nel 1998 da Hideo Kojima ce ne sono stati 2 ma per consol Obsolete come la MSX e la nintendo 64 ovviamente graficamente non sono minimamente paragonabbili a metala gear solid per psx ma a chi interessa sapere tutto su questo capolavoro non puo perdersi assolutamente "METAL GEAR" e METAL GEAR 2:solid snake
    che praticamente nella storia narrano le vicende prima di Metal Gear Solid
    Ma dopo Metal Gear Solid 3(snake eater) ovvero tutto il pezzo che uccide il padre genetico "BIG BOSS" e che ha il primo incontro con Grey Fox (ninja)
    ke in Metal Gear Solid diceva di averlo gia sfidato anni fa...
    cmq Spero di poter giocare allultimo capitolo Metal Gear Solid 4 gun's of patriot
    mi manca solo quello...

    Edited by itsuki-dan - 28/12/2008, 05:16
  6. .
    Ciao a tutti ,dunque mi presento il mio nome è daniele ho 18 anni e sono di roma faccio il 4 superiore (ho un gatto)
    i miei hobby sono disegnare , collezionare anime e manga giocare ai videogame e combattere,faccio nuoto e kick boxing

    Sono un grande appassionato di quasi tutto ciò che riguarda il giapppone (storia,lingua,anime,manga,arti marziali,armi,religione ecc ecc)
    in passato ero stato capo creatore di un forum simile a questo ma che è finito male xkè pultroppo nn conoscevo abbastanza gente che poteva lavorare con me per il forum e nn avevo tempo io..mha cmq sono felice di aver trovato un buon forum come il vostro e sono onorato di farne parte :)
    se vi puoi servire ho una buona conoscenza dell'argomento e so un po di giapponese (alcune frasi,hiragana e katakana,qualke parola e qualke kanji)

    メリークリスマス 新年おめでとうございます Buon Natale e felice anno nuovo

    CMQ PIACERE DI CONOSCERVI ! xD :fl_a: :al_c: :zzz:

    Edited by †ShiNoSenshi† - 27/5/2009, 16:31
2196 replies since 2/8/2006
.