La storia di Taro e Jiro

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    Taro タロ e Jiro ジロ sono due cani, fratelli di razza Sakhalin Husky (karafuto-ken 樺太犬 in giapponese) la cui commovente storia è molto famosa in Giappone.


    Immagine tratta dal film "Nankyoku monogatari"



    I due cani nacquero nell'ottobre 1955, nella città di Wakkanai 稚内市, in Hokkaidō 北海道, assieme al loro fratello Saburo サブロ.
    Nel 1956 in Giappone si decise di utilizzare dei Sakhalin Husky come cani da slitta per un gruppo di spedizione al Polo Sud, e si iniziarono a cercare animali adatti da addestrare. Dei circa mille cani di questa razza presenti in Hokkaidō, ne furono valutati idonei 40-50 circa. Infine tra questi, ne vennero selezionati 23, tra cui anche Taro, Jiro, Saburo e il padre Kuma, e iniziarono gli addestramenti. Saburo purtroppo morì durante il periodo di addestramento, pertanto rimasero 22 cani.
    Nel novembre 1956 tutti e 53 i membri della spedizione assieme ai 22 cani lasciarono la Baia di Tōkyō a bordo della nave rompighiaccio Sōya 宗谷 e partirono per il Polo Sud. Poiché la razza dei Sakhalin Husky risente molto del caldo, nella nave venne creata un'apposita cella con un sistema di condizionamento, per permettere agli animali di sopravvivere al passaggio dell'Equatore. Tuttavia, tre dei cani si ammalarono, e furono riportati in Giappone.
    Nel 1957 quando la nave raggiunse il Polo Sud il gruppo si stabilì presso la Base Shōwa 昭和基地 e i 19 cani rimasti vennero impiegati nel traino delle slitte. Gli animali, assieme a 11 membri dei 53 originari, furono scelti per trascorrere un anno al Polo, mentre gli altri tornarono in Giappone. Tra coloro che rimasero, ci furono Kikuchi Tōru 菊池徹 (1921-2006) e Kitamura Taiichi 北村泰一 (1931-). Durante quel periodo, altri 2 cani morirono di malattia, e 1 risultò disperso. Il numero degli animali presenti scese allora a 16. Tuttavia Shiroko シロ子, femmina, partorì 8 piccoli con Jiro.
    Nel febbraio 1958 la nave Sōya fece ritorno al Polo Sud, con un secondo gruppo di spedizione per sostituire i membri rimasti alla base. Però a causa delle condizioni climatiche proibitive, la nave non poté avvicinarsi a sufficienza alla base, e i membri della prima spedizione furono costretti a raggiungere la nave usando piccole motoslitte. Gli uomini della spedizione lasciarono 15 cani alla base, legati alle catene, convinti di riuscire a tornare a prenderli in un secondo momento, e soltanto Shiroko e i suoi piccoli vennero trasportati alla nave, togliendo ai carichi delle motoslitte strumenti ed equipaggiamenti equivalenti al loro peso.
    La nave attese fino all'ultimo momento utile che le condizioni del tempo migliorassero, ciononostante il pericolo di incidenti sul ghiaccio permaneva, e si decise di bloccare la seconda spedizione antartica. Non ci fu nulla da fare per i 15 cani rimasti incatenati alla base, e i membri della spedizione per la scelta di abbandonarli al loro destino furono duramente criticati.
    Nel luglio 1958 la nave fece ritorno in Giappone, e nella città di Sakai 堺市, provincia di Ōsaka 大阪府 venne eretto un monumento allo scopo di commemorare i cani abbandonati (Karafuto-ken Ireizō 樺太犬慰霊像, clicca qui per la foto del monumento).
    Il 14 gennaio 1959 giunse alla Base Shōwa una terza spedizione, a bordo di un elicottero, e dal cielo gli uomini videro due cani correre nei pressi della base. Avvicinandosi per atterrare, la sagoma degli animali andava ingrandendosi ma i membri dell'elicottero non riuscivano a distinguere quali cani fossero. Poco dopo giunse alla base anche uno dei membri della prima spedizione incaricato della cura dei cani, Kitamura, e i due animali lo fronteggiarono sospettosi. Kitamura si avvicinò a loro e accarezzandoli sulla testa li chiamò coi nomi dei 15 cani che erano stati lasciati indietro, e i due animali reagirono scodinzolando ai nomi “Taro” e “Jiro”.

    Entrati alla base poi i membri della terza spedizione trovarono 7 cani ancora legati alle catene dov'erano stati lasciati l'anno precedente, morti assiderati o di fame. Otto erano riusciti a liberarsi, e di questi soltanto Taro e Jiro furono ritrovati. Degli altri 6 si persero le tracce.
    Poiché alla base non c'erano resti di cibo per cani o tracce di episodi di cannibalismo, Kitamura suppose che per sopravvivere i due animali avessero imparato a cacciare foche e pinguini. La congettura venne poi confermata quando la terza spedizione e Kitamura videro coi propri occhi i cani dare la caccia ai pinguini. Per essere stati in grado di rompere la catena e sopravvivere, furono definiti animali di eccezionale tempra.

    La storia del loro ritrovamento ebbe un forte impatto in Giappone, e commosse moltissime persone. Su di loro venne composta una canzone (“Gli Sakhalin Husky Taro e Jiro”, Taro-Jiro no Karafuto-kenタロー・ジローのカラフト犬), con il testo di Shibazaki Sōsuke しばざきそうすけe l'arrangiamento di Toyoda Minoru 豊田稔. Inoltre l'Associazione Giapponese per la Tutela degli Animali (Nihon Dōbutsu Aigo Kyōkai 日本動物愛護協会) fece erigere un monumento commemorativo dei 15 cani nei pressi della Tōkyō Tower (clicca qui per vedere la foto), ad opera di Andō Takeshi 安藤士, lo stesso scultore che ha costruito nel 1948 la statua di Hachikō il Cane Fedele (Chōken Hachikō 忠犬ハチ公) ammirabile oggi a Shibuya.
    Numerosi altri monumenti in loro ricordo sono stati costruiti in diverse zone del Giappone.

    Sia Taro che Jiro rimasero con la terza spedizione, e poi con la quarta, nella Base Shōwa, fino al 1960. Il 9 luglio 1960 Jiro morì di malattia, a cinque anni. Il suo corpo venne imbalsamato ed è ora custodito nel Museo Nazionale delle Scienze a Ueno, Tōkyō. Taro invece sopravvisse e fece ritorno in Giappone il 4 maggio 1961 con i membri della quarta spedizione. Dal 1961 al 1970 Taro rimase a Sapporo, nell'Università dell'Hokkaidō. L'11 agosto 1970, a 14 anni e 7 mesi, Taro morì di vecchiaia, e il suo corpo imbalsamato è conservato nel museo dell'università.

    Nel 1983, della storia di questi due coraggiosi animali e dei loro sfortunati compagni, uscì nelle sale la trasposizione cinematografica: Nankyoku monogatari 南極物語 (“Una storia del Polo Sud”, tradotto in “Antartica” nella versione USA), diretto da Kurahara Koreyoshi 蔵原惟繕.
    Nel 2006 la Disney ne produsse un remake col nome “Eight Below” (“Otto amici da salvare” nella versione italiana).

    I nomi degli altri cani che non ce l'hanno fatta sono i seguenti.
    - I sette cani rimasti incatenati: Aka アカ, Kuro クロ, Goro ゴロ, Pesu ペス, Pochi ポチ, Moku モク, Kuma クマ (della città di Monbetsu 紋別町, onomimo del padre di Taro e Jiro).
    - I sei cani dispersi: Anko アンコ, Jakku ジャック, Shiro シロ, Derī デリー, Kuma クマ (della città di Fūren 風連町, padre di Taro e Jiro), Riki リキ.
    - Il cane disperso durante l'anno di permanenza della prima spedizione: Kuma クマ(della città di Pippu 比布町, altro omonimo).
    - I due cani che morirono durante l'anno di permanenza della prima spedizione: Tetsu テツ, Bekku ベック.

    Fonti consultate: - Wikipedia (jap);
    - Today's topic (eng);
    - Wikipedia (eng);
    - JapanTimes (eng)

    NOTA: Questo topic è stato interamente tradotto da fonti jap e eng da me. E' vietata la copia parziale o totale del testo. Qualora si voglia riportarla su proprio spazio, contattatemi prima e fornite i dovuti credits a me (YukiIce89) e all'Hanabi Temple. Grazie.
     
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    Ásgarðr

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    Non la conoscevo, nè sapevo che il film Disney riprendesse questa storia!
    E' veramente toccante...!
     
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  3. Lori~Chan
     
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    Commovente.. Poveri cagnolini, non si meritavano questa fine. :sniff:
    Che continuino a riposare in pace. I loro nomi risuonerranno per sempre nella nostra memoria.
    Grazie tante per il tuo lavoro nell'opera di tradurre tutte le informazioni a riguardo su questa faccenda. ^^
     
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  4. Vittoria di Montecristo
     
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    che carini! è una storia davvero commovente!
     
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  5. kimitoboku
     
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    Ho amato il film della disney, non sapevo che fosse una storia vera e che i cagnolini fossero giapponesi! Che storia carina! çwç
     
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  6. *~Fr@~*
     
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    Che storia commovente, però davvero bella :sniff:
     
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  7. Johnny • Shiro
     
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    Mai visto otto amici da salvare...

    Comunque la storia è davvero bella, mi spiace solo per tutti gli altri cani morti :(
     
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  8. *~Fr@~*
     
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    Ho appena visto alla tv la pubblicità del film, lo trasmettono domenica sera su italia1 ^^
     
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  9. Super.Viky
     
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    Il film disney l'ho visto, è tristissimo e infatti leggendo la storia di questi due cani mi era tornato alla mente.... commovente!
     
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  10. moe`
     
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    Non ho mai visto questi film ma il drama della TBS della scorsa stagione autunnale, Nankyoku Tairiku (con Kimura Takuya), è una storia veramente triste ma anche molto bella ;__;
     
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  11. Aoi_neko
     
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    Ero già a conoscenza di questa storia grazie al primo film "Antartica", che da piccola guardavo sempre quando lo trasmettevano **
    È una storia bellissima e anche se le parti in cui i cani girovagavano per i ghiacciai da soli erano solo supposizioni era veramente molto toccanti...
    Non ho mai visto la versione della Disney perchè ho paura che non sia all'altezza di quello Giapponese
     
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10 replies since 28/5/2012, 18:34   2943 views
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