Giappone, ci risiamo: settimo governo in sette anni

- articolo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar


    Group
    Utenti fissi
    Posts
    5,730
    Location
    Land of Eternal Snow

    Status
    Offline
    Articolo comparso su "Il Venerdì di Repubblica" n. 1289 del 30 novembre 2012:

    GIAPPONE, CI RISIAMO: SETTIMO GOVERNO IN SETTE ANNI
    Cade anche il democratico Noda. Confermando una serie di incredibili fallimenti che tengono il Paese del Sol Levante in ostaggio. Elezioni anticipate a dicembre, favorita la destra.
    di SILVIO PIERSANTI

    TOKYO. Tre settimane dopo la sua nomina, il ministro della giustizia giapponese Keishu Tanaka è stato «dimesso» per legami con la Yakuza, la mafia del Sol levante.

    Ufficialmente le «dimissioni» sono motivate da «ragioni di salute». Virgolette di rigore, perchè nessuno nutre dubbi che la decisione sia stata presa dal primo ministro Yoshihiko Noda, subito dopo le rivelazioni della rivista Shukan Shincho secondo cui il 74enne Tanaka, trent'anni fa, aveva accettato l'onorifico ruolo di nakoudo, una sorta di maestro di cerimonia, alle nozze di un esponente della Inagawa-kai, potente struttura mafiosa con oltre 10.000 affiliati. Tanaka avrebbe anche partecipato a ricevimenti in diverse occasioni nella lussuosa sede dell'organizzazione, di fronte al prestigioso Ritz Carlton Tokyo Hotel. La polizia ritiene che dal 2007 la Inagawa-kai prosperi sotto l'ombrello della Yamaguchi-gumi, la famiglia Yakuza dominante, forte di 39.000 membri.

    Shukan Shincho sostiene che il ministro si è servito dell'organizzazione e dell'aiuto mafioso per cancellare ogni traccia di una sordida relazione amorosa che, se resa nota, avrebbe messo in pericolo la sua carriera politica.

    Che Tanaka fosse in odore di mafia lo si sapeva da tempo: già nel novembre del 2011, il senatore Shoji Nishida, dichiarava alla rivista Will: «Tanaka è il quarto ministro della coalizione governativa con accertati legami con la Yakuza... Mettere un connivente mafioso a capo della struttura che deve combattere la più grande organizzazione criminale del Paese è veramente oltraggioso. Adesso capisco perchè la Yamaguchi-kumi ha apertamente chiesto ai suoi membri di sostenere in ogni modo la campagna elettorale del Dpj», il Partito Democratico.

    Sordo a ogni appello da sinistra e da destra, nel rimpasto governativo architettato all'inizio di ottobre nel vano tentativo di evitare lo scioglimento anticipato della Camera dei Deputati, Noda aveva comunque imposto la nomina del ministro. Lo scoop di Shukan Shincho ha scoperchiato il vaso di Pandora. Diversi altri giornali e periodici hanno trovato il coraggio di pubblicare storie di rapporti diretti tra Yakuza e governo. Come quella del Chuo Journal secondo cui il segretario generale del Dpj nel 2005-2006, Seiji Maehara, fu costretto a dimettersi dopo essere stato accusato di aver ricevuto donazioni illegali dalla Yamaguchi-gumi. O quella dello Shukan Bunshun che rivela come il ministro delle finanze Koriki Jojima abbia condotto la sua campagna elettorale con i fondi della Yakuza. Scrive Jake Adelstein, uno dei massimi esperti della mafia giapponese: «Per i partiti politici giapponesi, la Yakuza è un male necessario».

    Lo «scandalo Tanaka» e il suo effetto domino sui media, potrebbe essere il colpo di grazia per Noda e il suo governo. Con il consenso ormai sotto il minimo storico del 20 per cento, con molti compagni che abbandonano il partito, con il Paese in grave crisi economica, con l'irrisolto problema del nucleare dopo il disastro di Fukushima, con Cina, Russia e Corea del Sud sempre più aggressive nelle rivendicazioni territoriali, il governo rotola verso elezioni anticipate, fissate per il 16 dicembre, e un disastro elettorale annunciato.

    La grande destra nazionalista e militarista si frega le mani e pregusta un trionfo. L'ottantenne battagliero governatore di Tokyo, Shintaro Ishihara, deve aver sentito odore di sangue: poche ore dopo quelle di Tanaka, ha sorpreso tutti annunciando le proprie dimissioni «per essere libero di fondare un nuovo partito (non se ne conosce ancora il nome) che sia un'alternativa di destra al Dpj e al Lpd...Lotteremo per una sostanziale revisione dell'attuale Costituzione impostaci dalle forze di occupazione americane».

    Convergenza di programma con l'altro nuovo partito sulla scena politica giapponese: il Nippon Ishin no Kai (Partito della Restaurazione del Giappone), baldanzosamente condotto dal giovane astro nascente della destra Toru Hashimoto, pronto anche lui a lasciare lo scranno di sindaco di Osaka per gettarsi anima ed corpo nell'agone politico. Li divide solo l'approccio all'energia nucleare: in favore il vecchio, contrario il giovane. Si fonderanno comunque in un solo partito che manterrà il nome di Nippon Ishin no Kai. Entrambi rivendicano il diritto-dovere del Giappone di possedere un vero esercito, l'autorizzazione a disporre di armamenti atomici e l'abolizione dell'art.9 che proibisce il ricorso alla guerra. Di questi giorni, la decisione del Giappone di non aderire all'iniziativa di 16 membri delle Nazioni Unite per mettere fuori legge le bombe atomiche. «Giudichiamo l'iniziativa non coerente con la politica di sicurezza nazionale del nostro Paese» è stato il tagliente commento del vice ministro degli esteri giapponese Kazuya Shinba. Nuvole nere minacciano di oscurare il Sol levante.


    La serie dei premier sorti e tramontati
    Se alle elezioni del prossimo dicembre, come pare probabile, il Partito Democratico dovesse perdere, il Giappone si troverebbe ad archiviare il suo settimo primo ministro in sette anni. Dal 2005 ad oggi infatti, il Paese ha assistito a una vera girandola: Seiji Maehara (2005-2006); Shinzo Abe (2006-2007); Yasuo Fukuda (2007-2008); Taro Aso (2008-2009); Yukio Hatoyama (2009-2010); Naoto Kan (2010-2011); e l'ultimo, Yoshihiko Noda, nominato nel 2011.

    Copyright La Repubblica (c) - Tutti i diritti riservati
    Riproduzione riservata


    --------------
    Sarebbe interessante capire cosa ne pensa l'elettorato giapponese di questa "girandola" di premier che si susseguono l'uno all'altro...e che così facendo non assicurano la necessaria stabilità di governo per poter attuare riforme e vedere la fine della crisi economica. Mah.
     
    .
  2. Fireya
     
    .

    User deleted


    Alla fine dalla mafia e dalla corruzione non si salva neppure uno stato pieno di principi come il Giappone.
     
    .
  3. Tanakachan
     
    .

    User deleted


    Ne ho sentito parlare, un mio amico giapponese ha messo mi piace su facebook a un discorso di un politico, vedrò di informarmi e di sapere chi fosse.
    Chiederò inoltre ad un'altra amica giapponese cosa ne pensa di tutto questo susseguirsi di partiti e premier!
    Secondo me, comunque, meglio tanti premier uno dopo l'altro che riconoscono i propri errori e i propri sbagli e con dignità si facciano da parte da soli mirando al bene comune del Paese (yakuza e tanaka a parte) che pochi premier come in Italia ma che di sbagli ne fanno a bizzeffe per poi venire a scoprire che stanno sulle palle a tutti e rimanerne indignati e/o delusi. SVEGLIA! Non siamo piu nel 1700 con la regina Maria Antonietta che al finire del pane, propone le brioches...
     
    .
  4. Zin_Kun
     
    .

    User deleted


    bè che la Yakuza sia infiltrata nella politica giapponese non mi sembra una novità; anzi...
    So che in città come Osaka polizia e mafia gestiscono la città "insieme"
     
    .
  5.  
    .
    Avatar


    Group
    Utenti fissi
    Posts
    5,730
    Location
    Land of Eternal Snow

    Status
    Offline
    Addirittura Zin? D:
    Sei certo di quest'info? Sarebbe interessante approfondire... ^^
     
    .
4 replies since 3/12/2012, 15:20   64 views
  Share  
.