-
.
Il Sutra del Loto
法華経
CITAZIONE"Volevo riportare a piccole dosi una delle pratiche buddiste che più hanno significato nella mia vita e nei miei viaggi verso il Giappone, cercando di ampliare e far comprendere anche ciò che si cela dietro l'immagine misteriosa e antica che noi occidentali appassionati ci siamo creati, avere un maestro, una guida, qualcuno che ti dia la direzione nel corso della vita è fondamentale, in oriente questo è un punto fermo della società. Spero con questi piccoli assaggi di Buddismo di illuminare qualche lato oscurato nella passione di qualche giovane che come me ha un attrazione quasi mistica verso questo paese. こいのぼり"È considerato una delle scritture buddiste più importanti, che ha ampiamente influenzato la tradizione mahayana in tutta l’Asia orientale.
ORIGINE STORICA
Si ritiene sia stato scritto tra il I e il II secolo d.C. Come molti altri sutra, si estese dall’India (Il Paese della Luna) all’Asia Centrale, la Cina, la Corea e il Giappone (Il Paese del Sole). Giunto in Cina nel terzo secolo d.C. fu tradotto in numerose versioni di cinese, di cui quella di Kumarajiva (344-413 d.C.) è considerata particolarmente pregiata e di estrema accuratezza.CITAZIONEIl suo messaggio centrale è che la Buddità – una condizione di felicità assoluta, libertà dalla paura e da tutte le illusioni – sia inerente a ogni forma di vita. In particolare, in questo sutra viene dichiarato che tutti gli esseri viventi possiedono la natura di Budda e che non esistono categorie di persone che non possono ottenere la Buddità nella vita presente. Viene inoltre chiarito che il Budda non esiste in qualche luogo speciale e non è un essere soprannaturale, poiché la Buddità esiste da sempre perché è connaturata alla stessa vita dell’universo. Si ha quindi una totale svolta nel modo di vedere la spiritualità, non più come qualcosa al di fuori di noi. Nel ventitreesimo capitolo, in particolare, si legge l’invito a propagare l’insegnamento del Sutra del Loto nel futuro: (Dice il Budda)«Dopo la mia estinzione, nell'ultimo periodo di cinquecento anni, dovrai diffonderlo in tutto il Jambudvipa e non permettere mai che (la sua diffusione) sia interrotta, né dovrai permettere ai demoni malvagi, alla gente demoniaca, agli esseri celesti, ai draghi, agli yaksha o ai demoni kumbhanda di prendere il sopravvento!» (Sutra del Loto, Esperia, 1997, p.386).
Il Gran maestro T’ien-t’ai – che dedicò tutta la sua vita allo studio e interpretazione del Sutra del Loto – aveva chiaramente indicato il Sutra del Loto come l’insegnamento definitivo e più alto del Budda.
Nichiren Daishonin (1222-1282) , un monaco giapponese proveniente dal piccolo villaggio di Kominato (Awa),scelse il Sutra del Loto perché rappresenta il cuore dell’insegnamento di Shakyamuni (Il Budda). Nella traduzione cinese di Kumarajiva il titolo del Sutra del Loto è Myoho-renge-kyo che, secondo Nichiren, contiene l’essenza dell’intero sutra. Sulla base di questa profonda intuizione egli stabilì l’invocazione di Nam-myoho-renge-kyo quale fondamento della sua pratica buddista, che consente a ogni persona di manifestare la Buddità nella vita quotidiana.
Fonti
. -
levatisole.
User deleted
Va ricordato inoltre, che il sant'uomo, in perfetta contraddizione con i suoi stessi insegnamenti, quelli del Buddha e del tanto amato Sutra del Loto, era un ultranazionalista ante litteram, xenofobo, le cui dottrine influirono decisivamente sulla nascita dello spirito nazionalista-fascista giapponese del periodo Meiji che porto' il Giappone ad invadere gli altri paesi asiatici.
Se poi la fonte di questo sapere divulgativo e' la Sokka Gakkai, be' non c'e' da stupirsi. Si autodefinisce Buddhista, ma del buddhismo ha ben poco. Una semplice equivalenza:
Sokka Gakkai:Buddhismo=Testimoni di Geova:Cristianesimo.
Traete voi le vostre conclusioni..
Il Sutra del Loto (Nichiren Daishonin)l’insegnamento definitivo e più alto del Budda. |
