La scuola in Giappone

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    Oh, quindi, stando a quanto ti è stato riferito, si punta moltissimo su una formazione mirata al lavoro, più che all'istruzione in se :O
     
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    diego sabre ♥

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    Esattamente! Mi hanno assicurato che i giovani che non trovano lavoro sono veramente pochi; probabilmente gli "scansafatiche", come diremmo noi. La scuola è finalizzata al lavoro; tutta facciata e nulla di concreto. Quel che conta è il nome ed il voto finale, se poi sai o non sai non importa. Spesso è il professore stesso che scrive una lettera di raccomandazione per il ragazzo, in modo tale che questi, poi, abbia la strada spianata.

    Non vorrei dire fesserie, ma appena si viene assunti si fanno 6 mesi di "tirocinio", che consisterebbe nel studiare per poi andare effettivamente a lavorare in quel settore. Per dire, la mia madre ospitante aveva frequentato un'università di economia, tuttavia, causa maternità, abbandonò presto il lavoro. Recentemente (parlo di meno di 2 mesi fa), ha ripreso a lavorare, ma non sta effettivamente lavorando, ma frequentando un corso di formazione per poi entrare in banca. I nuovi assunti vengono "preparati, istruiti" per svolgere poi concretamente quella mansione.
     
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    CITAZIONE (Aiko93 @ 2/7/2018, 21:14) 
    Mi rendo conto che questo topic ha più di 10 anni e che quindi, in questo lasso di tempo, molte cose siano cambiate. Nella mia breve esperienza in Giappone ho constatato che molti stereotipi riguardanti la scuola nipponica sono, oggigiorno (non so se anche in passato), non propriamente corretti.

    Ho parlato con diversi giapponesi, a partire dalla mia madre ospitante, a sua sorella, a suo padre ed infine al marito della sorella e tutti mi hanno detto che sia le scuole superiori che le università non sono questo granché. Ora, premettendo che i termini "facile" e "difficile" sono molto soggettivi e che bisogna interpretare quel che un nipponico intende esprimere, mi hanno assicurato che una volta superato l'ostacolo del test d'ingresso (realmente molto difficile, paragonabile a quello di Medicina nelle università italiane), poi si batte la fiacca. Nel senso che basta davvero poco impegno per raggiungere buoni voti a scuola.

    Il fatto che i club portino via tantissimo tempo è cosa vera e risaputa, quindi nulla da ridire.

    Per quanto riguarda il lavoro post-laurea sono rimasta scioccata (in positivo): a cominciare dal 3 anno, per poi proseguire fino al quarto, nonché ultimo, ci sono le aziende stesse che vanno nelle varie università, con il proprio stand, a "reclutare" i giovani e futuri laureandi-lavoratori. Per esempio, nell'università X arrivano i rappresentati della Toyota, Subaru, Mitsubishi, Sony [...], si piazzano con il loro stand e attendono che qualche studente volenteroso consegni il Curriculum Vitae. In questo modo il ragazzo o la ragazza quasi si assicura un posto in quell'azienda. Mi hanno detto che in Giappone è raro non trovare lavoro, se si è giapponesi, appunto perché ci si spiana il terreno già dagli ultimi anni di università.

    Felice di esser smentita da chi ne sa di più xD

    Condivido in toto, è assolutamente così.
    Inoltre in gran parte delle università, gli esami sono solo scritti e a risposta multipla, almeno per le facoltà scientifiche, cosa che trovo davvero assurda. Questo però spiega molto le difficoltà che hanno i giapponesi a confrontarsi direttamente con gli altri.
    Fin quando vivevo in Giappone, la cosa mi pesava molto, adesso che lavoro con i giapponesi in Italia, mi pesa ancora di più! :D
     
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    CITAZIONE (lunaticgate @ 16/7/2018, 12:00) 
    Inoltre in gran parte delle università, gli esami sono solo scritti e a risposta multipla, almeno per le facoltà scientifiche, cosa che trovo davvero assurda. Questo però spiega molto le difficoltà che hanno i giapponesi a confrontarsi direttamente con gli altri.

    Assurdo. Voglio dire, non fanno nemmeno un esame orale? E le chilometriche domande aperte?
    Non vorrei dire, ma il sistema scolastico italiano, seppur con i suoi numerosi problemi, è molto più efficace rispetto a quello nipponico. I giapponesi mi sono sembrati ingenui (per non dire quasi ignoranti) su moltissimi aspetti, anche banali.

    CITAZIONE (lunaticgate @ 16/7/2018, 12:00) 
    Fin quando vivevo in Giappone, la cosa mi pesava molto, adesso che lavoro con i giapponesi in Italia, mi pesa ancora di più! :D

    Quindi hai lasciato il Giappone e sei tornato in Italia! Ti sei trasferito momentaneamente, oppure hai decido di stanziarti definitivamente qui?
    Lavorare con i giapponesi è dura, ma delle volte è divertente. Ok, io ho vissuto solo l'ambito scolastico, dove avevo a che fare con professori abituati ad insegnare a stranieri, tuttavia penso che certe "stranezze made in Japan" strappano sempre un sorriso. xD
     
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    CITAZIONE (Aiko93 @ 19/7/2018, 16:15) 
    CITAZIONE (lunaticgate @ 16/7/2018, 12:00) 
    Inoltre in gran parte delle università, gli esami sono solo scritti e a risposta multipla, almeno per le facoltà scientifiche, cosa che trovo davvero assurda. Questo però spiega molto le difficoltà che hanno i giapponesi a confrontarsi direttamente con gli altri.

    Assurdo. Voglio dire, non fanno nemmeno un esame orale? E le chilometriche domande aperte?
    Non vorrei dire, ma il sistema scolastico italiano, seppur con i suoi numerosi problemi, è molto più efficace rispetto a quello nipponico. I giapponesi mi sono sembrati ingenui (per non dire quasi ignoranti) su moltissimi aspetti, anche banali.

    CITAZIONE (lunaticgate @ 16/7/2018, 12:00) 
    Fin quando vivevo in Giappone, la cosa mi pesava molto, adesso che lavoro con i giapponesi in Italia, mi pesa ancora di più! :D

    Quindi hai lasciato il Giappone e sei tornato in Italia! Ti sei trasferito momentaneamente, oppure hai decido di stanziarti definitivamente qui?
    Lavorare con i giapponesi è dura, ma delle volte è divertente. Ok, io ho vissuto solo l'ambito scolastico, dove avevo a che fare con professori abituati ad insegnare a stranieri, tuttavia penso che certe "stranezze made in Japan" strappano sempre un sorriso. xD

    Al momento sono rientrato in Italia, in futuro vedremo!
     
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