Resident Evil

è giapponese vero?

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  1. xMehex
     
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    XD
    lei mi dice sempre come va xk una volta stavo giocando tranquillissima e lei mi chiama (dico Scarlet) io continuo a giocare e lei sente i versi del nostro caro amici così mi dice:
    "Inutile che continui tanto muori"
    lei l'ha detto skerzando, ma io sono morta sul serio :fl_f:
    dapo per tutta la giornata nn riuscivo a continuare xk qualcuno mi ha portato sfiga e morivo ogni volta che lo incontravo :sniff:
     
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  2. Fallen Angel Scarlet
     
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    nn era proprio così XDD
    al tel
    S: scappaaaaaaaaaa ( si è trovata un amico dietro l'angolo e aveva poke munizioni)
    E:da ki?
    S: da Nemi ke mi ucide la ragazza
    E: un samurai nn scappa muore combattendo
    e da li sei morta XD è lollosa come cosa!!!!!
     
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  3. xMehex
     
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    non è lollosa :cry:
    cmq la volta dopo è successo quello k ha detto io...dopo quelle 2 volte..quando so che mi chiama nn ci gioco o spengo prima che il telefono suoni XDDDD
     
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  4. Fallen Angel Scarlet
     
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    XDD paura eh? XD
    Nemi the best *-*
     
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  5. xMehex
     
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    no -.-
     
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  6. Fallen Angel Scarlet
     
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    e dai ridi skerzavo ç_ç
     
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  7. KaLoU
     
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    bellissimo gioco, xò da piccolo x gli incubi nn ho dormito x mesi e mesi. ora niente di resident evil mi fa paura... cmq è proprio vero quando gli zombie si accalcano x sbranare una persona da veramente molto ma molto fastidio
     
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  8. Charles Drake
     
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    vedo che abbiamo patito le stesse sofferenze XD
     
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  9. Fallen Angel Scarlet
     
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    anke io em li sognavo Xd anzi me li sogno ankora XDDD ma ora rasentano il comico!
     
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  10. Ivy Ivory
     
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    io AMO questo gioco *_* il quarto è davvero splendidio *O* (leoooonnn....:Q_____ ehm!) ! L'unica cosa che mi dispiace è che sta diventando sempre più d'azione e sempre meno horror ç_ç
     
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  11. Charles Drake
     
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    forse ti riferisci ai film, ma il 4 non è male dai, è anche un sacco tosto da finire
     
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  12. Ivy Ivory
     
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    infatti mi piace da morire il 4!! L'unica cosa è che non fa affatto paura a mio parere ç_ç
     
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    Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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    Devo dire che il 3 non mi ha spaventato minimamente: dopo essere sopravvissuto ai primi 2 capitoli (il secondo ancor più spaventoso del primo a mio parere), il 3° era decisamente irrisorio quanto a livelli di horror e longevità (davvero ai minimi termini, Onimusha era più lungo). Devo dire che non ho mai giocato alle serie collaterali perché mi sono dedicato ad Alone in the Dark The Last Nightmare (l'ultimo della serie Alone in the Dark) ed era veramente spaventoso quello.
    Ad ogni modo vi posto una recensione che ho fatto di Resident Evil 4 postata in un altro forum sotto il nick di Owl

    SPOILER (click to view)
    Dopo parecchi anni di distanza e diversi episodi intermedi, la Capcom pubblica finalmente il quarto episodio effettivo della saga horror di Resident Evil.

    Dopo un primo filmato molto riassuntivo, durante il quale non viene citato alcun fatto dei vari titoli nel frattempo usciti (come Resident Evil: Code Veronica X), il giocatore viene messo al corrente del crollo quasi totale della Umberella Corporation e del fatto che Leon Scott Kennedy, dopo essere fuggito da Racoon City, è stato assunto ed addestrato da un’organizzazione segreta agli ordini del presidente degli Stati Uniti. Ora si trova in uno sperduto e remoto angolo di Spagna per cercare di ritrovare la figlia del Presidente degli Stati Uniti, rapita da persone sconosciute con intenti ignoti. Prima ancora di arrivare al villaggio locale, Leon si accorge che qualcosa non va…

    Se il terzo capitolo era una sorta di minestra riscaldata con qualche spezia che avrebbe reso Resident Evil 2 un titolo ancor più speciale di quello che è già stato al momento della sua uscita, questo quarto episodio si rivela un gioco molto diverso dai predecessori. Infatti Resident Evil 4 non si presenta più come un survival horror a inquadrature fisse, bensì come un azione-sparatutto con telecamera intelligente.
    Infatti nel gioco sono presenti varie armi con i relativi proiettili, ma questi ultimi si trovano in quantità molto maggiore rispetto ai vari prequel. Nonostante ciò dovrete lo stesso risparmiare i colpi, poiché nel caso vi trovaste senza munizioni, sareste costretti a combattere con un pugnale, dal raggio d’azione estremamente limitato e dalle capacità offensive ancora più scarse.
    Nel gioco è possibile trovare diversi tipi di armi: all’inizio avrete con voi soltanto una classica ed ordinaria pistola 9mm ed il sopraccitato pugnale. Ma in seguito potrete acquisire anche dei fucili, una mitraglietta, fucili di precisione, revolver e granate. La pistola 9mm costituisce l’arma base, utile per risparmiare le cartucce delle armi più pesanti, ma incapace di assistervi negli assalti più duri. La mitraglietta è un’arma dalla forza offensiva esponenzialmente minore rispetto alla pistola, ma il suo potenziale è dato dalla rapidità di fuoco, che consente di falcidiare “schiere” nemiche, specie se vi trovate alle strette. I fucili sono armi temibili perché consentono di colpire in un’ampia rosa di fuoco e di atterrare quasi tutti i nemici. I fucili di precisione vi saranno molto utili sia per il loro alto potenziale offensivo sia perché con i loro telescopi vi permetteranno di abbattere a distanza creature che sarebbe meglio non avere vicino. Come da tradizione i revolver sono le armi più devastanti del gioco (e nella realtà): specialmente se usate a corto raggio, sono capaci di disintegrare in poco tempo la maggior parte di coloro che incontrerete. Peccato solo che le pallottole magnum siano le più rare in assoluto. Le granate utilizzabili sono di tre tipi: le bombe a mano, le granate accecanti, utili in caso veniate circondati, e le devastanti granate incendiare, capaci di provocare gravi danni a chi subisca in pieno il colpo.

    Ma l’innovazione più importante apportata a questo titolo è il più realistico sistema di combattimento: infatti non esiste più la mira automatica o u un semplice asse di tiro orizzontale praticamente unico, bensì dovrete essere voi a mirare a qualsiasi parte del corpo di ogni vostro singolo nemico o alle armi lanciate contro di voi per ottenere vari effetti. Ad esempio se colpite un nemico alle gambe, questo cadrà in ginocchio, fermandolo temporaneamente e concedendovi il tempo di affrontare un altro nemico; se invece ne centrate la mano ne farete cadere l’eventuale arma; se gli colpite l’occhio o la gola, gli infliggerete notevoli danni e lo farete barcollare, lasciandolo vulnerabile ad un vostro calcio, capace di finirlo e di danneggiare anche eventuali nemici vicini.
    La mira è resa facilitata dalla presenza di un modulo LAM (Laser Aiming Module, ovvero il modulo di puntamento laser) montato su ogni arma, anche su quelle che normalmente non sarebbero compatibili con esso. Tenendo premuto il pulsante di puntamento, farete comparire il mirino laser e potrete muoverlo con la levetta analogica sinistra o le freccette direzionali, in modo da mirare con precisione.
    Un altro cambiamento è dato dal fatto che i nemici non sono più degli stupidi zombies affamati della vostra carne, bensì uomini e donne intelligenti e che vi urleranno addosso frasi in spagnolo. Questi saranno armati di qualsiasi cosa, dai coltelli ai forconi, dalle letali seghe elettriche (purtroppo inscindibilmente saldata alla mano del possessore) alla dinamite, financo alle mitragliatrici vulcan (non i modelli come quello usato da Vulcan Raven in Metal Gear Solid, ma se vi trovate comunque sulla linea di tiro di quest’arma sarete falciati in meno di mezzo minuto).
    Chi non è armato invece cercherà di strozzarvi o di mettervi al tappeto. Quando ciò accade o vi scontrate contro boss o nemici particolari, comparirà il simbolo della levetta analogica sinistra (la stessa che controlla i movimenti di Leon e vi consente di mirare) e se riuscite a muoverla sufficientemente in fretta, riuscirete ad evitare danni e magari ad infliggerne a vostra volta. In caso contrario subirete danni, volte anche letali, indipendentemente dalla vostra salute (chi potrebbe ad esempio sopravvivere ad una pioggia d’acido?). Inoltre durante alcuni filmati e gli scontri con i boss, appariranno per breve tempo delle combinazioni di tasti ricorrenti, premendo i quali riuscirete ad evitare danni o eventi spiacevoli, oppure ad infliggere danni che non potreste infliggere altrimenti. Peccato però che sia scomparsa la scansata laterale apparsa nel terzo Resident Evil.
    Molto pregevole inoltre è la più evoluta IA dei nemici. Questi infatti vi inseguiranno, apriranno le porte che varcate, arrivando anche a sfondarle se necessario, oppure si nasconderanno dietro a delle trincee mentre alcuni di loro vi tireranno addosso degli esplosivi, cercheranno di circondarvi da tutti i lati e, se vi trovate in posizione sopraelevata, innalzeranno delle scale a pioli già presenti nell’ambiente o che porteranno da chissà dove e che potete abbattere anche mentre le stanno salendo. In casi simili avere le spalle al muro o infilarsi in un collo di bottiglia può essere più conveniente che stare al centro di uno spazio aperto a sparare all’impazzata, col rischio anche di sprecare molti proiettili per un colpo mal mirato per la fretta e la frenesia di tener inutilmente lontani i nemici che si appressano da ogni direzione. Un altro metodo per sprecare pallottole è sparare contro boss e nemici particolari senza cercare di capire quale sia il loro punto debole. Rischiate di esaurire tutta l’artiglieria senza infliggere danni consistenti.
    A questa varietà di armi e tattiche utilizzate, corrisponde anche una grande variabilità nella capacità di resistenza di ogni singolo nemico, il che implica che non sempre è necessario combattere strenuamente contro tutti.

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    Nel gioco è rimasto presente il pulsante d’azione, ma non potrete usarlo in qualsiasi momento ed in ogni luogo, ma apparirà l’icona del pulsante con l’azione associata quando è possibile compierla. Molto comuni sono le azioni di raccolta degli oggetti caduti o di apertura di porte o scrigni, ma anche tirare un calcio ad un nemico barcollante, ammesso che siate a tiro, è considerata un’azione.
    Inoltre, prima di aprire determinate porte apparirà la scritta “aprire” colorata di verde. Quando ciò avviene e varcate quelle porte, significa che avete varcato un check point, un varco che i nemici non possono attraversare. Da esso potete riprendere la partita in caso di morte, ma a volte potete trovarvi in una situazione ancora più difficile di quella che vi siete lasciati alle spalle.

    Un altro elemento molto importante è la gestione dell’inventario. Infatti Leon possiede una valigetta nella quale è possibile trasportare armi, munizioni, medicinali e bombe. La valigetta è suddivisa in vari riquadri ed ogni oggetto occupa un determinato numero di riquadri. La disposizione verticale o orizzontale dei vari pezzi del vostro equipaggiamento è molto importante per il risparmio di spazio in vista dell’acquisizione di possibili nuovi “pacchetti” di munizioni, bombe, nuove armi e medicine. Le uniche cose che possedete escluse dalla valigetta sono il pugnale, che potete estrarre ed usare tenendo premuto apposito pulsante, un binocolo ed un comunicatore, che Leon utilizzerà automaticamente nel corso di alcuni filmati.

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    Un componente del gameplay rimasto invariato, ma al contempo innovato è quello medico. In questo episodio esistono tre tipi di erbe: oltre alle tradizionali erbe verdi, dalle proprietà curative, e quelle rosse, dall’azione intensificante gli effetti delle altre erbe. Sono state eliminate le erbe blu ed il relativo stato di avvelenamento, in favore dell’introduzione di quelle gialle, capaci di aumentare (di poco) il limite dell’energia vitale e combinabili con gli altri due tipi.
    Altra medicina tradizionale è lo spray di pronto soccorso, capace di curare tutte le vostre ferite. Peccato davvero che sia scomparso l’utile contenitore per spray di pronto soccorso del terzo episodio, che rendeva possibile trasportare fino a 3 spray…

    Un altro elemento rimasto invariato è la classica macchina da scrivere: essa infatti rappresenta il save point dal quale potete riprendere la partita in un secondo momento. Fortuna per voi, ogni macchina da scrivere ha già inserito un nastro di inchiostro inesauribile, quindi non sarete costretti a doverne cercare disperatamente in ogni ambientazione del gioco.

    In tutto il gioco sono dislocati vari mercanti, loschi figuri che non vi saranno ostili e vi venderanno invece armi, spray medicinali, valigette più capienti, mappe e nuovi aggiornamenti per le vostre armi, che vi permetteranno di aumentare potenza di fuoco, velocità di tiro, velocità di carica e capienza del caricatore. Tutto ciò che i mercanti hanno, lo offrono però in scarsa quantità e quindi a prezzi molto elevati e l’unico modo che avete per racimolare le somme necessarie a permettervi nuove armi e scorte è quello di raccogliere il denaro dei nemici che avete ucciso o i tesori sparsi per il gioco, alcuni dei quali sono combinabili per aumentarne il valore complessivo. Le uniche cose che i mercanti non vendono, per ragioni sconosciute, sono le munizioni, che non potete neanche produrre da voi come potevate invece fare con un apposito congegno in Resident Evil 3.

    Le novità però non sono finite: infatti Leon non sarà solo in questo episodio, con solo qualche contatto marginale con gli altri personaggi, ma dovrà collaborare attivamente proprio con la figlia del presidente degli Stati Uniti, Ashley. Senza di lei non potreste superare determinati ostacoli o sezioni particolari. Ad esempio capiterà che dobbiate coprire Ashley mentre lei attiverà interruttori irraggiungibili o troppo pericolosi perché siano azionati da Leon, pena l’incapacità totale di difesa contro chiunque. Infatti la ragazza non ha mai impugnato un’arma e non sarebbe quindi capace di sparare. Per questo dovrete proteggerla ad ogni costo, altrimenti avrete fallito la vostra missione. Questo compito è però complicato dal fatto che Ashley ha una barra dell’energia vitale e soprattutto una capacità di resistenza fisica esponenzialmente minori rispetto a Leon, quindi basterà che cada in una trappola che non disinnescata per ferirla molto seriamente e diminuire quindi notevolmente le vostre possibilità di successo. Fortunatamente è possibile curarla dall’inventario come per Leon.
    Esiste però un altro pericolo: dopo la sua liberazione per opera vostra, i rapitori di Ashley non rinunceranno tanto facilmente all’idea di riprendere il loro prezioso ostaggio. Quindi alcuni nemici, anziché attaccarvi indiscriminatamente, tenteranno di caricarsi in spalla la figlia del presidente e di allontanarsi con lei dalla zona in cui vi trovate. Se il rapitore riuscirà a varcare una porta che conduca in un’altra area della mappa, non riuscirete più a raggiungerlo ed avrete definitivamente perso ogni probabilità di salvare Ashley, fallendo quindi la missione di salvataggio. Per impedire che ciò avvenga dovrete sparare al rapitore di Ashley, prestando però attenzione al fatto che anche lei si trova sulla possibile traiettoria dei colpi. Quindi se intendete utilizzare armi ad ampio raggio di fuoco come i fucili, dovrete rinunciare all’idea di sparare ad altezza d’uomo, altrimenti uccidereste anche la ragazza, oppure dovrete spostare la vostra linea di tiro verso le gambe, diminuendo di molto l’efficacia dell’arma. Molto più adatte sono quindi armi a basso potenziale e raggio di fuoco (come la pistola 9mm) sono molto più indicate perché vi garantiscono una maggior accuratezza di tiro e vi permettono di utilizzare quasi qualsiasi linea di tiro per sventare questo pericolo.
    Un altro modo per evitare questa eventualità consiste nell’ordinarle di fermarsi in una zona relativamente sicura o di nascondersi in alcuni insospettabili cassonetti, dai quali richiamarla una volte che avrete reso (temporaneamente) sicura l’area nella quale vi trovate.

    Graficamente il gioco appare molto curato in ogni minimo particolare, dai dettagli dei fondali a quelli dei char set di ogni singolo personaggio, amico o nemico che sia. Grazie ad un egregio motore grafico le animazioni appaiono fluide e realistiche. Ad esempio se venite colpiti da una sega elettrica, assisterete impotenti (da un’angolazione volutamente confusa, forse per censura) alla decapitazione di Leon, oppure se riuscite a centrare un nemico dritto in mezzo agli occhi, vedrete scoppiargli il cranio. Un altro effetto grafico molto pregevole è ottenibile nel caso in cui colpiate un supporto per una lampada e la facciate cadere sui nemici: vedrete come i nemici brucino e si contorcano fra le fiamme senza cali di frame rate o fastidiosi rallentamenti.

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    La telecamera è costantemente fissa alle spalle di Leon, seguendolo fedelmente per dare una prospettiva di ciò che si trova davanti a voi. Purtroppo questo non vi consente di vedere ciò che accade alle vostre spalle, se non in misura veramente minima, tra l’altro occupata il più delle volte da Ashley, la quale di guarderà indietro se percepirà qualcuno (o qualcosa) dietro di voi.
    Quando punterete l’arma o estrarrete il pugnale, vedrete la ragazza stringersi ulteriormente a Leon e se ruoterete il protagonista sul proprio asse con l’arma puntata, la vedrete abbassarsi per cercare di evitare il cosiddetto “fuoco amico”. Inoltre quando inizierete il puntamento la telecamera si avvicinerà ulteriormente a Leon per permettevi di utilizzare al meglio il LAM presente su ogni arma, ad eccezione delle bombe e del pugnale. Un piccolo difetto si nota nel fatto che ad esempio il LAM (che è un modulo esterno) non appare affatto montato su alcune armi come il revolver, eppure il mirino laser appare lo stesso…

    Il comparto audio presenta effetti sonori ottimamente campionati e sincronizzati, molto fedeli e credibili. Le musiche sottolineano i momenti d’azione, ben accompagnando i momenti di azione e combattimento frenetico, e si alternano a momenti di silenzio, che si presentano quando avete eliminato tutti i nemici da un’area, ma che contribuiscono a mantenere alta la tensione.

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    La longevità si attesta su ottimi livelli. La trama principale è ottimamente congegnata ed il giocatore è spesso portato a pensare “questa è la fine del gioco”, anche per gli alti livelli di tensione di certi punti. Tuttavia gli imprevisti ed i colpi di scena non mancano e spingono anzi a continuare a combattere e ad esplorare allo scopo di uscire sani e salvi ed insieme ad Ashley dall’inferno nel quale siete stati mandati.
    Tuttavia la trama non si dipana più in un’unica soluzione di continuità, bensì è stavolta strutturata in capitoli e sottocapitoli ed anche il giocatore esperto si chiederà quando mai si arriverà a scrivere la parola “fine” a questa avventura. Ad ogni termine di capitolo sarà però possibile salvare la partita, in vista dei futuri pericoli.
    Inoltre nel corso del gioco sono stati inseriti dei sottogiochi e delle missioni secondarie, che vi permetteranno di allungare di qualche minuto o forse anche di un’oretta o due il gioco e di ottenere dei bonus che vi renderanno più facile la vita.
    Oltre a questi, vi sono anche degli altri sottogiochi ai quali potrete accedere una volta terminato il gioco. Se riuscirete a soddisfare le condizioni di queste missioni, potreste ottenere nuovi personaggi con cui intraprenderle oppure delle ulteriori agevolazioni nel caso in cui decidiate di ricominciare il gioco ad un grado di difficoltà più elevato.

    PAGELLA
    Globale: 8,5 - 9
    Un gioco decisamente eccelso sotto ogni profilo, sebbene sia stata abbandonata la natia struttura del “survival horror”.
    Chi ha già giocato agli altri episodi “ufficiali” e non si avventurato nei vari giochi “filler” (Code Veronica X, Resident Evil Outbreak ed altri titoli del genere), di cui non si è tenuto conto nello sviluppo della trama di questo capitolo, potrebbe non apprezzare le innovazioni scomparse da Resident Evil 3 a Resident Evil 4.

    Grafica: 8,5 - 9
    Ogni dettaglio ed effetto grafico è stato molto curato. Peccato che su alcune armi (ad esempio il revolver) il mirino laser spunti da un modulo LAM inesistente…

    Audio: 9
    Gli effetti sonori sono ottimamente campionati e sincronizzati e sono molto fedeli. La tensione è mantenuta sempre molto alta dall’alternanza di musiche adatte ai combattimenti e a momenti di silenzio in aree prive di nemici.

    Giocabilità: 9
    Il sistema di controllo è stato molto rinnovato, trasformando Resident Evil in un azione-sparatutto dal survival horror che era. Il sistema di combattimento è divenuto molto più realistico ed efficace e la maggior interazione con l’ambiente garantisce al giocatore la più completa libertà d’azione e di impostazione di strategia.

    Longevità: 8
    La trama principale è molto ben congegnata e tiene inchiodato il giocatore esperto per una ventina di ore almeno. Il tutto viene allungato (di poco) da sottogiochi e missioni secondarie sia esterne sia interne alla partita e che però pongono in palio delle agevolazioni che possono alle volte salvare la vita.


    Eccovi il link della mia recensione sull'altro forum
     
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  14. Charles Drake
     
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    Che accuratezza, complimenti, me la sono letta tutta d'un fiato!
     
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  15. Fallen Angel Scarlet
     
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    vi ricordate nel 2 quando sei tu con leon con il coltello e la pistolina stupida ke vedi dalla finestra il leccatore?!
     
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92 replies since 14/3/2007, 22:59   945 views
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